2019

Vegafina Nicaragua Short

Vegafina Nicaragua Short
Rep-Dominicana

Rep. Dominicana

MEDIUM BODY

Intensità MEDIUM

Costo basso

Costo basso**

**basso: meno di 7€

Ring Gauge 42

RING GAUGE 42

Complessità Media

Complessità Media

Fumata di breve durata

Fumata di breve durata*

*breve: meno di 60 min

Lunghezza

  • 4 3/8″ / 110 mm

Anatomia

Fascia Nicaragua Habana 2000 Jalapa
Sottofascia Nicaragua Seco, Jalapa
Ripieno Nicaragua Ligero Jalapa, Viso Esteli, Seco Jalapa

 

Valutazione

BUONO

Buono

2014

MOLTO BUONO

MOLTO BUONO

La fumata

Rispetto ai primi lotti produttivi arrivati sul nostro mercato, caratterizzati da una bella foglia da fascia oleosa e rossiccia, qualcosa è cambiato. Gli attuali VF Nicaragua Short sono ora una sorta di brutta copia, con una fascia opaca colorado profondamente diversa. A onor del vero l’impianto aromatico non è poi così cambiato, ma la componente speziata e acidula di cedro, sempre presente, non viene più bilanciata dalla cremosità e dalla dolcezza che ne mitigava gli effetti.

Il risultato è una fumata, sì ricca e intensa ma sbilanciata verso note acidule che alla fine si tramutano in amaricanti, lasciando una sensazione palatale poco gradevole. A questo Vegafina Nicaragua Short rimane oggi solo un prezzo abbordabile, ma sul mercato si possono trovare alternative decisamente più valide e gustose.

Riconoscimenti

2014

MOLTO BUONO

MOLTO BUONO

Il packaging (che in soldoni è lo sviluppo di un contenitore e di una veste grafica per un prodotto) è uno strumento di marketing fondamentale che ha il compito di convincere all’acquisto l’utente a cui si rivolge, permettendo al prodotto di distinguersi dai diversi concorrenti della stessa categoria merceologica.

Siamo avvolti e plasmati da queste pianificazioni stile “grande fratello”. I più ingenui pensano di essere al di sopra delle parti e auto-immuni ma la realtà dei fatti è ben diversa. Ogni nostra scelta, in un modo o nell’altro, è pilotata all’origine e perfino i produttori di sigari fanno di tutto (naturalmente esistono le eccezioni…) per emergere dal “mucchio” e catturare la nostra attenzione.

Vegafina-Nicaragua-Short1I modi sono molteplici, si va da fascette elaborate e/o scintillanti, a loghi accattivanti e inediti, a box o scatole dalle forme atipiche o rifinite a un livello tale da rivaleggiare con la gioielleria. Tutto è finalizzato a sorprenderci, a catalizzare il nostro sguardo e a pilotare inconsapevolmente la nostra mano nell’atto stesso dell’acquisto.

Gli esempi sono moltissimi, e non è questa la sede per esaminarli, ma ammetto che questa recensione nasce proprio grazie a questi concetti. Alla presentazione il Vegafina Nicaragua aveva catturato la mia attenzione pur non essendo amante della linea normale (fascia Ecuador Connecticut per intenderci) e della Fortaleza2 (fascia Messicana Criollo) che preferisco comunque alla prima.

Non sono amante di questi blend, il primo perchè fa parte della schiera Connecticut “antica” che prevede corpo e gusti leggeri (preferisco la NEW generation come i San Lotano Connecticut) mentre il secondo non ha quello “zing” in più da farmelo veramente amare.

Con queste premesse perchè lo hai scelto? vi chiederete…

Vi rispondo subito, una bellissima fascia bruno rossiccia che mi aveva da subito stregato, poi un mix estetico e di contrasto molto moderno con la sua fascetta argentata e la seconda arancione su cui campeggia una meravigliosa scritta… Nicaragua, poi un packaging moderno e appariscente con quella sua colorazione arancione acceso e per finire un prezzo accattivante.

Ebbene tutto ha funzionato su di me, dal primo impatto visivo nel web a quello reale e fisico in tabaccheria. Certamente bello non equivale sempre a buono, specialmente con i sigari ma li ho acquistati. Alla cieca in effetti non sapendo cosa mi aspettasse ma del resto il mondo delle recensioni è proprio questo, fumare non sapendo e valutare quanto fumato.

Ora devo ammettere che sono rimasto favorevolmente impressionato, sotto tutti gli aspetti e non ultimo il fatto che a un simile prezzo la fumata che regala è molto buona, veramente molto buona. Ma passiamo al protagonista di questa recensione, lo Short, un petit corona con una bellissima fascia rossiccia che profuma di pelle, sentore che si ripropone al piede assieme al cacao e alla terra in un mix spettacolarmente intrigante. A crudo si percepisce invece una base leggermente acidula di legno e cacao.

All’accensione rivela i suoi natali nicaraguensi con una decisa componente pepata nel fumo e una altrettanto decisa partenza su note tostate di legno. In men che non si dica arriva un gusto godibilissimo di nocciola e cresce una dolcezza di fondo, che resta a lungo al palato, e va a braccetto con una spiccata componente speziata.

Risulta inaspettatamente (per me) piacevole e bilanciato, perfino nella nota acidula che si percepisce in sottofondo e che non stona affatto. Pian piano avverto deciso l’arrivo della pelle e l’enfatizzarsi della nocciola verso picchi notevoli ma il tutto, unito alle spezie di fondo e alla nota acidula, lasciano in bocca un retrogusto sì dolciastro ma anche asprigno come di “cedro” e la risultante è veramente molto, molto particolare e buona.

Al proseguire del braciere tutto risulta più intenso, più corposo e presente, come la cremosità che fa un balzo in avanti rivestendo decisamente il palato. Perfino la base di note di legno e spezie della prima parte ora si fa più intensa e lascia un sapore che ricorda quasi la ciliegia ma poi tutto comincia a virare verso il cacao amaro.

Non è una sensazione, lo si afferte veramente ma quella nota amaricante ora compensa quella acidula e mi avvio lanciato nella parte finale della fumata. La cosa particolarissima è che in questa fase la cremosità acquista una masticabilità che ricorda quella del gelato, un gelato alla nocciola, ed io la trovo meravigliosa.

Questo piccolo bussolotto di tabacco sa sorprendere, sa farsi valere perfino nel finale che viene accompagnato dalle classiche note di di caffè ma anche dal legno e dove la cremosità di cui accennavo prima gli dona un tocco intrigantissimo che mi porta a fumarlo fino a sentire la pelle delle dita che mi scotta.

Un nuovo petit corona con il gene del Nicaragua il cui blend però ne svela una diversa interpretazione. Saporito, mai scomposto, di gran corpo ma di forza media seppur non complessissimo risulta alla fine godibile e perfetto compagno di mille occasioni nonchè scampagnate.

AUTORE

Andrea Zambiasi

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