
Nicaragua

Intensità FULL

Costo medio**
**medio: da 7 a 10€

RING GAUGE 54

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 5″ / 127 mm
Anatomia
Fascia | Habano 2000 Brasile |
Sottofascia | Nicaragua |
Ripieno | Honduras, Nicaragua & AJ Fernandez Select |

Valutazione

Eccellente
La fumata
C’è una ragione per fumare un San Lotano Requiem Habano Robusto?
La risposta è che ce ne possono essere milioni, ma basta la più semplice e inequivocabile di tutte… perchè è buono, dannatamente buono.
Se invece fossi Homer Simpson, entusiasta di natura, la risposta potrebbe essere questa: io non mi sbalordisco facilmente… Oh! Mitico! Un San Lotano!
Scherzi a parte esiste anche una seconda ragione, per certi versi poco conosciuta, ma che a mio avviso rappresenta la vera peculiarità di questa linea ed è la sua fascia Habano Brasiliana. Questa foglia da fascia viene prodotta solo per due manifatture. La prima è la A.J. Fernandez mentre la seconda è… non lo so! Miseriaccia. Non sono mai riuscito a scovare il secondo nome.
Ecco un bel compito a casa per voi…
A essere onesto la fascia alterna zone oleose e lucide ad altre opache, generando uno strano effetto “barber pole” che peraltro, lo scoprirò poi, non pregiudica in alcun modo la godibilità della fumata. Digressioni a parte la sua bontà la si intuisce perfino a crudo con splendidi sentori di cioccolato, pelle e lievi spezie.
La partenza è dolcissima su un’ottima struttura di legno nobile e spezie, corroborata da una discreta componente pepata. Decisa quel tanto che basta a stimolare le cavità nasali senza arrecare fastidio alcuno.
In men che non si dica si addensa nel fumo e contemporaneamente compare una dolcezza ai fichi e alla frutta secca.
Ora mi torna alla mente la ragione per cui amo molto questa linea…
Al momento è molto più interpretabile e meno complesso dell’Oval ma è altrettanto gustoso, piacevole e forse è questa la sua dote migliore.
La dolcezza si fa sempre più avvertibile, nocciolata e viene accompagnata da uno “zic” di menta e pelle latente.
Un morbido abbraccio. Indubbiamente un morbido abbraccio, sensuale e dolcissimo che non affatica ne risulta difficile da interpretare fino a quando… vengo smentito come un pivello.
Emergono complesse spezie, note terrose, una punta tostata e radice di liquirizia con la sua caratteristica punta amarognola. Alle volte è anche bello sbagliarsi!
Mi sorge un dubbio. Requiem significa stincare dalla goduria? Hmmmm, mi sa di sì!
Nella parte centrale la dolcezza cala un poco e la fumata si fa nettamente più intensa, maschia e tostata. La frutta secca si appropria del palcoscenico mentre tra il pubblico si nascondono le spezie che ogni tanto applaudono.
Il godimento globale si acuisce quando compare anche una nota che a me ricorda l’uva sultanina. Cresce esponenzialmente anche di intensità perdendo però parte della complessità strutturale degli inizi.
Mi ritrovo in un’universo parallelo alternativo dove pelle e liquirizia prendono il sopravvento, assieme a una punta di caffè amaro. Differente, davvero differente dalla parte precedente ma è anche il bello dei sigari, le sorprese sono dietro l’angolo.
Dosando le boccate magicamente riemerge la dolcezza in tutta la sua opulenza e magnificenza e un effetto créme brulée riveste le mucose della bocca. In questa sua evoluzione lui rimane comunque equilibrato, morbido e bilanciato.
Nella parte finale la dolcezza passa in sottofondo, cosa peraltro normale, e gioca tutto su note tostate, spezie e caffè senza mai scomporsi o risultare fastidioso.
Che dire ancora… che alla fin fine è davvero un grande sigaro! Non occorre aggiungere altro.
