2016

RoMa Craft Tobac Intemperance BA XXI The Avarice

Intemperance-BAXXI-The-Avarice
Nicaragua

Nicaragua

MEDIUM-FULL body

Intensità MEDIUM-FULL

Costo medio

Costo medio**

**medio: da 7 a 10€

Ring Gauge 52

RING GAUGE 52

Complessità Medio Alta

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata

Fumata di Media durata*

*media: 60 - 90 min

Lunghezza

  • 4 1/2″ / 114 mm

Anatomia

Fascia Brazil Arapiraca
Sottofascia Indonesia
Ripieno Nicaragua & Rep. Dominicana

 

Valutazione

ECCELLENTE

Eccellente

La fumata

Gli Intemperance sono la prima linea di sigari prodotta dalla RoMa Craft Tobac. hanno una storia molto particolare che si ispira ai tempi bui del proibizionismo Americano.

Il logo infatti trae spunto dal famoso “temperance movement”, il cui simbolo venne utilizzato sulla propaganda politica del movimento e originariamente realizzato dal celebre innografo della temperanza, A.D. Fillmore nel 1855. Le finalità del movimento erano quelle di rendere le persone morigerate, rispettose delle regole e timorose di Dio.

Questo movimento, questa filosofia portò a ratificare nel 1918 il 18° Emendamento della costituzione Americana, con cui il governo proibì la produzione, la vendita ed il trasporto di sostanze alcoliche per consumo personale.

Questo emendamento venne regolato dal “Volstead Act”, un testo legislativo in vigore negli USA tra il 1919 ed il 1933 regolando appunto il proibizionismo sugli alcolici, trasformando in un attimo ogni consumatore, mercante e produttore di alcolici in criminali pesantemente perseguiti dalla legge, e ottenendo paradossalmente un altro devastante effetto, quello di spalancare le porte del business alla criminalità organizzata.

Il fallimento legislativo del proibizionismo era sotto gli occhi di tutti e le corti di giustizia erano sull’orlo del collasso per la spaventosa quantità di cause contro criminali e civili incappati nelle maglie del proibizionismo. Dopo più di un decennio di inutili e fallimentari vessazioni la pubblica opinione voleva cambiare le cose e alla fine il movimento anti proibizionismo ebbe ragione con la stesura e approvazione del 21° Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che di fatto abrogò il 18°.

Malgrado il fallimento concettuale del nobile esperimento (come venne definito) il “temperance movement” sopravvisse comunque, ed oggi rivive nelle vesti del nuovo movimento anti fumo e delle sue proposte di legge. Negli ultimi 6 anni il movimento anti-fumo è cresciuto in potere, importanza e diffusione più o meno nello stesso modo del “temperance movement”.

Questi INTEMPERANCE sono quindi la risposta, la richiesta ad opporsi alle restrizioni vessatorie, dal produttore verso noi consumatori.

Solamente per quanto raccontato li comprerei a prescindere, e mi immagino parte attiva nelle schiere del movimento di Intemperanza, impegnato a dare battaglia a quello anti fumo.

El pueblo unido jamás será vencido, el pueblo unido jamás será vencido!
De pie, cantar que vamos a triunfar…

Che ci volete fare mi faccio prendere la mano… ora è tempo di abbandonare le armi e tornare al tema sigaro.

Il RoMa Craft Tobac Intemperance BA XXI si presenta ben costruito e stagno al tatto, con una scura e lucida foglia da fascia che presenta però, sotto illuminazione diretta, delle vistose disuniformità nella sua colorazione e la peculiarità di essere, marchio di fabbrica della linea, più corta del normale lasciando quindi esposto il sottofascia ed il ripieno.

Nulla di strano visto che è voluto ma a prima vista mi ricorda i vestiti di una taglia in meno dei bambini più poveri con cui ho giocato nella mia infanzia, e forse per questo provo una tenerezza innata nei suoi confronti.

A crudo il sigaro profuma di buono con note di pelle, legno di cedro, spezie dolci, uvetta e scorza d’arancio. Davvero niente male.

La partenza è particolarissima, con un pepe avvertibile ma mai aggressivo e dalla breve permanenza, poco Nicaraguense se vogliamo o perlomeno poco simile alle fumate a cui siamo abituati da questo territorio.

Quando si struttura nella sua espressività aromatica, snocciola con una semplicità disarmante note di terra, cioccolato, agrumi, spezie, uvetta, varianti fruttate e crema di caffè espresso. Niente male mi viene da dire, ma è nella sua dolcezza cremosa in continua crescita la dote che paradossalmente più si fa ricordare.

Una fumata al momento morbida e piacevolissima, con quel tanto che basta di pepe a tenere desta l’attenzione. Non è in realtà difficile da decifrare e questo lo rende ancora più gradevole.

La dolcezza della fascia Brasiliana perde sempre più la sfumatura di caffè e guadagna una mirabile nota di Cookies, i biscotti al burro Americani pieni di gocce di cioccolato. Il tutto poggia su una base che vira sempre più sulla terra.

La parte centrale della fumata non cambia di molto da quanto sopra raccontato, è uno fra i pochi sigari che trovo rispecchino in pieno l’antica e oramai abbandonata tecnica cubana del “progressive flavors”. Questo sigaro non gioca sullo stravolgimento della sua espressività, sui cambiamenti drastici, piuttosto evolve enfatizzando la sua espressività rendendola sempre più densa e intensa.

Quando un sigaro regala un livello di godimento altissimo, come questo, trovo sia un bene che non apporti cambi drastici. Non occorre giocare con inutili varianti sensoriali, serve solamente appagare sempre più il fumatore ed in questo l’Intemperance BA XXI The Avarice è magistrale.

Il pepe ora in retroinalazione brucia con più decisione e permane molto più a lungo nelle cavità nasali. Ad un certo momento emerge il suo carattere animale che assieme all’effetto tostato sempre più acuto regala la sensazione di assaporare della carne alla griglia con contorno di cicoria, con la sua tipica punta amaricante.

Malgrado questo exploit la texture aromatica degli inizi permane, risulta solo sensibilmente più dolce, speziato, pepato e bold. Insomma semplicemente delizioso ed io gongolo felice come un adolescente al suo primo appuntamento amoroso.

Nel finale le spezie passano in sottofondo e la dolcezza cremosa, ora decisamente cioccolatosa, passa invece a dominare in primo piano. Il resto che peraltro è sempre tanto ovvero cacao, spezie, frutta, agrumi, tostato, caffè, terra e legno giocano a stimolare i sensi nel mezzo e nel mucchio selvaggio mi pare anche di avvertire nocciola.

Un blend davvero notevole, perfino in un formato corto come lo short robusto, bold quanto basta, ricco di sfumature e dalla lunga permanenza post boccata.

Prima del commiato finale le spezie e il caffè espresso prendono il sopravvento, dominano incontrastate corroborate da inaudite sferzate di pepe al naso. Ora è un Nica…
Intendiamoci non diventa mai sbilanciato o aggressivo e non perde, fra le altre cose, la dolcezza biscottata, fruttata e cioccolatosa che solo certe fasce Brasiliane sanno regalare.

Chapeau!

AUTORE

Andrea Zambiasi

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