
Rep. Dominicana

Intensità MEDIUM-FULL

Costo medio**
**medio: da 7 a 10€

RING GAUGE 52

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 5″ / 127 mm
Anatomia
Fascia | Ecuador Sun Grown Habano Oscuro |
Sottofascia | Habano Dominicano |
Ripieno | Corojo ’99 & Criollo ’98 Dominicano |

Valutazione

Eccellente
La fumata
La recensione di un sigaro è sempre qualcosa di speciale, di particolare perchè la simbiosi che si crea tra fumatore e sigaro tocca l’anima e attiva la mente creando associazioni con il proprio vissuto. Difficile, veramente difficile per un normale lettore ritrovare poi le stesse sensazioni, gli stessi collegamenti sensoriali, tanto che l’affermazione che più spesso sento fare è:
…onestamente non mi ritrovo in questo scritto…
oppure
…non capisco come si possano percepire tutte quelle cose, a me dice poco.
Nulla di sbagliato in tutto questo ed il motivo è ovviamente enunciato nella mia introduzione, ma capita alle volte che la bontà di un sigaro, di un blend e la sua capacità di trasmettere sensazioni sia così immediato ed intuitivo da rendere facile e condivisibile il comprenderlo. Non accade spesso, ma accade e se stentate a crederlo vi dico che ne ho la prova e si chiama PDR 1878 Reserva Dominicana Capa Oscura robusto.
Come posso affermarlo? Ve lo spiego subito.
La sera che lo fumai per la recensione pubblicai un’immagine su Facebook, subito condivisa dal mio amico Giuseppe Stucchi. Non avevo in realtà descritto la fumata o le sensazioni sulla stessa, annotate come mio solito sul taccuino. Avevo semplicemente enunciato il mio alto gradimento per la fumata in corso.
Agganciandomi alla sua condivisione commentai con un: “Giu… devi assolutamente provarlo, merita davvero”, consapevole del fatto che ne avevo dato uno da provare proprio a lui. Null’altro. Nessuna finalità occulta, nessuna telefonata, nessuna informazione scritta o inviata, nada de nada!
Dopo qualche giorno arriva la notifica di un nuovo post sulla mia pagina di Facebook su cui Giuseppe ha l’autorizzazione a scrivere. Vado a leggere e… non credo a quanto leggo. Ha raccontato la fumata ed incredibilmente sembra un duplicato della mia. Stesse sensazioni, stesse percezioni, malgrado sia stato fumato in due occasioni distinte e da persone diverse come estrazione, con nasi e palati differenti.
Ecco questa è la prova e per una volta nella vita il compito di tradurre le mie annotazioni trasformandole in recensione è stato svolto, aggratis, dal buon Giuseppe. Cosa desiderare di più? Un Lucano? Naaaaaaa.
Per questo motivo pubblico la sua recensione aggiungendo solamente qualcosa in più per completezza d’informazione, come la notevole dolcezza complessiva di questa fumata che io trovo sia nocciolata al punto da sembrare Nutella, con una punta che ricorda le caramelle Mou. Il tutto condito con mestolate di note di terra e spezie su un impianto di media forza ma intenso nella sua espressività con una ciclopica produzione di fumo.
Avverto punte di cannella e pelle ma è la notevole piacevolezza globale che, come una marea, ad ogni puff inonda la bocca di un’esotica e piccante dolcezza. Centimetro dopo centimetro struttura e completa la sua espressività e la deliziosa dolcezza di fondo comincia ad inglobare il resto, ammorbidendo e controbilanciando le varie note aromatiche.
Un amalgama morbido, complesso, che nello sviluppo della fumata acquisisce sfumature di salvia, cannella, caramello e tostatura con un pepe che lavora sempre leggiadro e mai fastidioso in retroinalazione. Fa parte di quella schiera di sigari che vorrei mordere invece di fumare, da tanto sono buoni, specialmente nella sua parte centrale che è una sorta di immenso e prolungato sweet spot.
Delizioso, morbido e armonico.
Il finale si accresce in intensità divenendo più maschio, mentre il fumo acquista connotazioni balsamiche e la dolcezza fruttata verso la fine lascia il posto a qualcosa che ricorda le caldarroste.
Mi accorgo che sto scrivendo note sempre più sommarie sul mio taccuino, perso nei meandri della bontà di questa fumata, così questa parte finale potrei descriverla semplicemente come un trionfo di cacao e liquirizia, adagiato su una dolcezza di fondo ancora percepibile ma stemperata, su cui emergono note prima comprimarie come la pelle e le spezie ma il tutto regala ancora una goduria immensa.
Insomma questo PDR 1878 Capa Oscura è un grande sigaro di forza media, buono al punto tale da poter ambire al ruolo di solida fumata “quotidiana” dal notevole rapporto qualità/prezzo.
Abe Flores, SEI IL MIO EROE!
