2016

Padron 3000 Maduro

Padron-3000-maduro
Padron-3000-maduro
Nicaragua

Nicaragua

MEDIUM-FULL body

Intensità MEDIUM-FULL

Costo medio

Costo medio**

**medio: da 7 a 10€

Ring Gauge 52

RING GAUGE 52

Complessità Medio Alta

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata

Fumata di Media durata*

*media: 60 - 90 min

Lunghezza

  • 5 1/2″ / 140 mm

Anatomia

Fascia Nicaragua Habano Maduro
Sottofascia Nicaragua
Ripieno Nicaragua

 

Valutazione

ECCELLENTE

Eccellente

La fumata

1964 – Quattro numeri che formano una semplice data, vista così non è che poi offra molte informazioni a parte quelle recuperabili in Internet sugli avvenimenti accaduti quell’anno. Se aggiungo Padron invece presumo si accendano parecchie lampadine.

Ai più viene alla mente la loro mitica linea di sigari “1964 Anniversary”, ma se qualcuno ha fatto anche i compiti a casa sa che è l’anno ufficiale di nascita del brand. Finito? None bestiacce… è anche il mio anno di nascita!

Per questo semplicissimo ed inequivocabile dato li ho sempre amati a prescindere dalle loro intrinseche qualità. Molti sostengono che l’emotività non dovrebbe entrare in gioco nel giudicare i sigari, ma io rispondo invece che è vero e falso allo stesso tempo. Vero perchè non è l’emotività la metrica più corretta, falso perchè è, a mio giudizio, una delle cose che più di altre rende il fumare sigari qualcosa che tocca l’anima e gratifica nel profondo. Emozione appunto.

Concordate? No? Echissenefrega, per me è così.

La differenza fra noi e un “paramecio” (n.d.r. – protozoi appartenenti alla classe dei ciliati – wikipedia) è tutta qua. Entrambi ci nutriamo, viviamo, riproduciamo ma a tutte queste cose noi aggiungiamo la ragione e le emozioni portando ogni esperienza ad un livello più alto.
Sta a voi decidere se essere “paramecio” fumatori di sigari o fumatori di sigari nel vero senso della parola, dove ogni bussolotto di tabacco acceso regala un’esperienza che trascende l’atto stesso proiettandoci in una nuova eterea dimensione. Non vi è mai capitato? Beh, smettete di fumarli allora.

Detto questo cari i miei “parameci” (scherzo) il Padron 3000 Maduro, come il suo fratello Natural rappresenta qualcosa che va oltre la semplice fumata/degustazione, qualcosa che appaga a tal punto da far soprassedere sulle piccole pecche emerse. Sono sigari che impressionano e liberano la fantasia e le emozioni perfino a crudo dove intensissime note di stallatico, panettone (si avete capito bene, panettone), spezi dolci, frutta secca, terra umida e tantissimo pepe fanno sgranare gli occhi.

Se non avete mai acceso un Padron non potete capire realmente quello di cui sto parlando, dell’aspettativa che crea e delle emozioni che in me riesce a scatenare.

Accendo. Ariwhammo, doppio carpiato! La partenza è di una signorilità pepata sconvolgente, sferzante senza dubbio e dalla permanenza stratosferica. Una sorta di chili che cresce di intensità attimo dopo attimo su cui intravedo note di pane, pelle, frutta secca e canditi.

Dolcissimo e se trattengo il fumo in bocca per 4/5 secondi avverto la sua dolcezza crescere come un’eruzione che riveste il palato. Ben amalgamato e rotondo in questa prima parte di fumata, anche sufficientemente complesso con un effetto globale alla “crème brulée” spettacolare.

Millimetro dopo millimetro acquista sfumature sempre più caffeiniche, di chiodi di garofano avvertibilissimi e di biscotto! Non quei biscotti commerciali però, bensì quelli casalinghi come i “buoni ma brutti” (uvetta, burro, farina,uova,zucchero e lievito) che la moglie del mio amico Giuseppe fa tanto bene.

Arriva una sfumatura tostata e il continuo trattenere il fumo in bocca fa crescere l’enfasi sensoriale, i gusti si accentuano e si costruiscono sulla lingua e sul palato percependo il loro nascere, il loro evolversi. Quando poi mi avvicino alla parte centrale della fumata tutto converge verso un effetto caramellato commovente con sottofondo di incenso e idrocarburi.

Non ho parole.

Nella parte centrale la morbidezza e la dolcezza continuano la loro lenta e goduriosa crescita d’intensità ma sopraggiunte note tostate di caffè e rinnovate di pepe coprono un po’ il dolce che mi aveva entusiasmato tanto nella prima parte.

Rispetto al fratello Natural questo 3000 maduro perde in complessità globale ma guadagna 10 volte in goduria sensoriale. Se potessi sgranocchiarlo invece di fumarlo direi che mi ricorda pazzescamente i confetti ripieni di cioccolato al peperoncino, e la perfetta fusione fra dolce e piccante è proprio la qualità migliore di questa fumata.

La componente spezie sale ora decisa accompagnata dal pepe sempre tonico ma mai aggressivo. Nella realtà, pur impegnando le cavità nasali, il sigaro non si sbilancia ne perde mai del tutto la sua mirabile dolcezza di fondo. Vi amo sementi Habano.

Ad un certo momento caffè e pepe prendono l’abbrivio ed è come un’eruzione vulcanica nel magma della goduria. Sono appena entrato nella parte finale e che finale!

La dolcezza passa in sottofondo e tutto viene giocato su una texture pastosa di spezie, caffè, terra, torba e pepe che mi fa letteralmente cappottare dal piacere perfino nel suo guizzo finale inspiegabilmente al biscotto.

Un blend davvvero ben fatto, non esente da pecche ma globalmente eccellente ed in grado di giocare con i nostri sensi ad un livello che va a mio giudizio provato. Se penso poi che si tratta di un puro non posso far altro che dire: Chapeau Padron!

All’inizio parlavo di emozioni, ecco questo è un sigaro in grado di emozionare e se a lui aggiungiamo la compagnia di un amico come Giuseppe Stucchi, la cena con pasta alla amatriciana e fegato alla Veneziana, il tutto innaffiato con un ottimo vino il quadro si completa e allora… allora il godimento diviene massimo.

Se a voi questo non accade beh, rassegnatevi siete e sarete sempre dei fumatori “parameci”. SOPPRIMETEVI!

 

AUTORE

Andrea Zambiasi

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