2013

Oliva Serie V Double Toro

Oliva-Serie-V-Double-Toro
Nicaragua

Nicaragua

MEDIUM-FULL body

Intensità MEDIUM-FULL

Costo medio alto

Costo medio alto**

**medio alto: da 10 a 15€

Ring Gauge 60

RING GAUGE 60

Complessità Medio Alta

Complessità Medio Alta

Fumata di lunga durata

Fumata di lunga durata*

*lunga: oltre 90 min

Lunghezza

  • 6″ / 152 mm

Anatomia

Fascia Habano Sun Grown Nicaragua
Sottofascia Nicaragua
Ripieno Nicaragua – Jalapa Valley Ligero

 

Valutazione

MOLTO BUONO

MOLTO BUONO

La fumata

Difficile etichettare correttamente la linea V di Oliva e le uniche parole che mi vengono in mente sono, come si evince dal titolo, potenza e anima. L’anima di una meravigliosa opera orchestrale in grado di regalare sensazioni uniche nel suo genere, equilibrate e armoniche ma anche potenti. Potenza di una espressione aromatica diversa e rara nel suo genere, indescrivibile ma da provare sulla propria pelle e sui propri sensi.

Non conoscete la linea V?
Se dovessi descriverla con poche parole direi “un nome una garanzia”. Dal 2007 anno della sua uscita, la linea V di Oliva ha determinato un nuovo standard qualitativo soppiantando di fatto la serie O nel cuore degli appassionati. Reputo che sia quella che più di ogni altra ha aiutato il Brand Oliva a diventare quello che è oggi. Sinonimo di potenza aromatica ma anche di qualità indiscussa e costanza produttiva, la linea V nel corso degli anni (complice anche la linea V Melanio) ha saputo intaccare per la prima volta il mito Padron e diventare una sorta di passaggio obbligato, quasi una “certificazione” per tutti i fumatori di sigaro.

Non che poi debbano effettivamente piacervi, ogni persona ha i suoi gusti e le sue preferenze ma non possiamo affermare di apprezzare e conoscere i sigari caraibici se non si è fumato, almeno una volta, uno dei V di Oliva.

Visivamente impeccabile e magistralmente realizzato lui regala all’ascoltatore, già a crudo, uno dei più stupefacenti impianti aromatici che mi sia mai capitato di sentire. Una musica profonda, dolce e suadente su note di cioccolato e frutta secca, armonizzata da caffè e pepe in una composizione globale che definire espressiva ed elegante non da giustizia a quello che arriva ai miei sensi.

Oliva-V-double-Robusto-2In sala si abbassano le luci e gli orchestrali cominciano a suonare, l’aria viene pervasa da un soave adagio musicale che cattura i sensi. Note aromatiche lievi ma ben marcate di legno e pane danzano intorno a noi, accompagnate da caffè e pepe che armonizzano il tutto. Ben presto però la ritmica cresce, cadenzata dalla scansione dei puff, e allora la musica si fa più complessa e variegata, compare una dolcezza di carruba e note agrumate che sorprendono e le volute di fumo speziatissimo catturano la nostra attenzione. Un mix indescrivibile ed elegantissimo, dolce e suadente, chiudo gli occhi e mi abbandono al ritmo e la mia anima sorride.

Ritmo serrato e in un costante crescendo ed ecco che arriva l’aria del solista, prepotente e squillante, carnosa di pelle, speziatissima su note di nocciola tostata. Ci si emoziona ma l’aria è lunga e profonda e di rincalzo arriva la cremosità che mitiga e si amalgama all’esplosione del pepe. Con la mente godiamo del meraviglioso viaggio nei nostri sensi, appagati e sazi come non mai.

La ritmica non cede ma anzi cresce costantemente e l’orchestra, sapientemente diretta, regala un braciere perfetto ed una compattezza di cenere che ha dell’incredibile. Spezie, caffè e cacao ora predominano nella composizione in un tutt’uno caldo e saporito. La mente vaga e si viene trasportati lontano dai nostri sensi, cullati e accarezzati da un universo aromatico, caramellato, appagante e saziante come un buon miele di montagna con quelle sue sfumature di bacche alpine che tanto lo contraddistinguono.

Si sogna, si sogna molto ma ad un certo punto la ritmica rallenta, la musica si fa più profonda ma perde quella sua componente aromatica leggiadra e stimolante. Quasi un momento di riposo dell’orchestra, una pausa dell’opera, un intervallo inaspettato che piace poco e stona. Dura forse un po’ troppo ma fa da preludio all’ingresso dell’aria di chiusura, un pezzo solista cantato con voce possente e baritonale, su intense note di legno e caffè mentre il sottofondo musicale di pepe pian piano diminuisce passando sornione in sottofondo.

Un finale opulento e speziato che fa dimenticare in fretta l’incertezza precedente, la mente rapita dalla continua carezza dei sensi fino a che si sentono scottare le dita e cala il sipario.

Una fumata che può piacere o non piacere ma bisogna riconoscergli l’assoluta perfezione costruttiva ed estetica, cosa peraltro nemmeno tanto scontata in questo mondo, e una notevole performance globale. Solo qualche incertezza interpretativa di troppo rovina un quadro complessivamente eccellente, alla fine dello spettacolo però lui si fa perdonare. Un signor sigaro indubbiamente, potentemente espressivo, complesso e mai noioso per qualche ora di sano godimento.

AUTORE

Andrea Zambiasi

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