

Nicaragua

Intensità FULL

Costo medio alto**
**medio alto: da 10 a 15€

RING GAUGE 52

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 5 1/4″ / 133 mm
Anatomia
Fascia | Messico Rosado Oscuro |
Sottofascia | Nicaragua |
Ripieno | Nicaragua |

Valutazione

MOLTO BUONO
La fumata
Da Opulencia a Opulentia il passo è breve e in latino “Opulentia” sta per “Ricchezza, Abbondanza, Potenza“.
Ok diciamocelo chiaramente, non è un caso se questo sigaro porta questo nome, è una abbondanza di aromi, di note di cioccolato, legni pregiati, spezie e terra. Una ricchezza per il palato e la lingua, tra dolcezza, piccantezza e astringenza che giocano con eleganza senza che nessuna prenda il sopravvento sull’altra.
No, non ho dimenticato la potenza… sfidatelo pure se volete, andate con qualche bel puff retronasale e capirete di cosa parlo.
Questo sigaro è un po’ come Muhammad Ali “Float like a butterfly, sting like a bee“!
Riconoscimenti
2018

MOLTO BUONO
La linea My Father La Opulencia è la quinta a produzione regolare sotto il cappello My Father, il comparto qualitativamente più alto del brand che gli Americani chiamano super-premium. Prima dei La Opulencia sono nati i My Father (fascia Habano Rosado), i My Father Le Bijou 1922 (fascia Habano Oscuro), i My Father Connecticut (fascia Connecticut Shade) e i My Father The Judge (fascia Ecuador Sumatra).
La vera peculiarità dei La Opulencia però è la loro foglia da fascia, Mexican Rosado Oscuro, perchè sono gli unici My Father in produzione ad adottarla. Tuttavia non è la prima volta che la famiglia Garcia lavora con il tabacco messicano, ricordo infatti che anni fa veniva prodotta una linea economica chiamata La Reloba Mexico che aveva proprio una fascia messicana, per non parlare poi di altri sigari prodotti per altri brand come L’Atelier, Ashton, Crowned Heads e Ortega Premium Cigars.
Segnalo che tutti i tabacchi nicaraguensi adottati provengono da piantagioni di proprietà della famiglia Garcia, come El Pedrero, Las Lometas e La Bonita, indicazioni queste ampiamente enfatizzate sul sito della My Father. Inoltre il loro nome altisonante, La Opulencia o opulenza, trae origine da una vecchia marca cubana che i Garcia hanno riportato in vita.
Sniff-O-Rama
Indubbiamente questo La Opulencia rende perfettamente onore al nome che porta, è bello, realmente bello avvolto nella scurissima e setosa foglia da fascia e adornato da due fascette che da sole sono un’opera d’arte.
Guardandolo attentamente non posso fare a meno di pensare ai passi da gigante che la qualità dei tabacchi messicani ha compiuto negli ultimi anni, perfettamente rappresentata da questa fascia uniforme e quasi priva di venature. Pensare che in tempi non tanto lontani questi tabacchi venivano bellamente ignorati, anzi schifati dai produttori. Bello poter assistere a questi cambiamenti nei gusti e preferenze.
Porto il piede del sigaro al naso, avverto note intense di terra, legno di cedro e cacao in polvere e nelle prime boccate da spento percepisco anche una punta di dolcezza. Niente male per questo sigaro box-pressed dagli spigoli arrotondati.
Puff-O-Rama
Bombetta aromatica, senza se e senza ma. Dopo l’accensione infatti il La Opulencia Robusto snocciola subito un’intensa base terrosa in cui avverto nettamente una componente cioccolatosa, dolce e amara allo stesso tempo, e una sfumatura mielata. Praticamente il cacao in polvere che percepivo al naso si è tramutata in una barretta di cioccolato. La Opulencia comincio a volerti bene!
Su un’intensità al momento “medium” parte la crociera fumosa che per tutta la prima parte non presenta avvertibili transizioni. Costruisce un’espressività terrosa e cioccolatosa che viaggia di pari passo con una componente di spezie mediterranee dall’effetto “dry” al palato, sembrano però viaggiare su binari paralleli che non si incontrano mai. Questa strana mancanza di connessione non genera però disturbo o effetti collaterali, semplicemente vanno nella stessa direzione in perfetto equilibrio.
Il pepe sembra assente, cosa strana per un blend “Pepin”, ma in retroinalazione un deciso pizzicore porta comunque la sua firma. Sorprendente è invece l’effetto rinfrescante dopo ogni esalazione del fumo per non parlare della lunga permanenza dei sapori al palato. Inoltre la morbidezza e l’eleganza della fumata sono realmente di alto livello.
Verso la parte centrale in sottofondo si aggiunge una lieve componente agrumata mentre emergono note più floreali nel fumo e finalmente dolcezza, terra, legno e spezie si armonizzano e fondono assieme ma ora la dolcezza e le spezie divengono più sottili e leggere. Il tutt’uno che si genera in questa parte centrale raggiunge un picco di piacevolezza che mi sorprende e gratifica allo stesso tempo.
Su questo impianto aromatico, su queste connotazioni il sigaro caratterizzerà non solo la parte centrale della fumata ma anche il resto con la sola aggiunta, se non ho preso una cantonata, di un tocco al sapore di anice, crackers, nocciola e tostatura. Insomma non mi fa mancare proprio nulla.
L’intensità di corpo che non hai smesso di crescere raggiunge ora un deciso livello “medium to full”, ben evidenziato dall’emergere deciso del pepe e di una nota di caffè espresso che chiude il finale. Nessun dubbio adesso, siamo proprio in Nicaragua.
Un blend e una fumata indubbiamente di alto livello, di gran classe anche se lo reputo non così ricco e complesso come i My Father o i Le Bijou 1922. Onestamente però i paragoni non sono corretti, perchè ogni linea è un mondo a sè stante ed ognuna ha o avrà un suo seguito che di certo baderà poco o non baderà affatto a queste caratteristiche. Del resto i normali fumatori ragionano secondo questi due parametri: piace o non piace… fine.
A me? A me piace un sacco!
Segnalo per dovere di cronaca che il sigaro ha manifestato discreti problemi di combustione. Nulla di trascendentale comunque, li ho tenuti sotto controllo e non ho permesso che inficiassero il mio godimento.
Alla prossima.