2018

La Galera Maduro El Lector

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La Galera Maduro El Lector
Rep-Dominicana

Rep. Dominicana

MEDIUM BODY

Intensità MEDIUM

Costo medio

Costo medio**

**medio: da 7 a 10€

Ring Gauge 54

RING GAUGE 54

Complessità Media

Complessità Media

Fumata di Media durata

Fumata di Media durata*

*media: 60 - 90 min

Lunghezza

  • 6″ / 152 mm

Anatomia

Fascia San Andrés Messico
Sottofascia Piloto Cubano Dominicano
Ripieno Piloto Cubano e Criollo ’98 Dominicani

 

Valutazione

Debole

Debole

La fumata

Come ogni anno gennaio è un periodo di fermento nel mondo dei sigari, dovuto in particolar modo alle classifiche dei migliori sigari dell’anno 2017, ovvero i “Top 25”. Ve ne sono davvero molte, alcune più affermate di altre e sono realizzate sia da realtà editoriali digitali di nicchia come i blog, sia da entità cartacee e digitali più affermate e diffuse.

Alzi la mano che non ha mai sentito parlare di Cigar Journal o Cigar Aficionado? Non vedo mani alzate.

Personalmente non le amo e ho sempre detto quello che penso sulla loro validità, ma è pur vero che ogni anno le guardo e ci rifletto sopra. Non nascondo inoltre che, visto l’alto indice di gradimento sui lettori, anche Facciamo Puff si è in passato cimentato nella loro creazione. Cosa volete… ognuno porta acqua al suo mulino!

Fra le tante che ho guardato, senza entrare nel merito delle assegnazioni e del posizionamento di una o dell’altra marca, in quella di Cigar Journal scopro che al 14° posto nei “Top 25 Cigars of the Year” 2017 c’è proprio il La Galera El Lector Maduro.

Sorpresa delle sorprese. Fatico a crederci onestamente perchè le mie impressioni in fumata, che vi racconterò più avanti, non rispecchiano neanche lontanamente questa valutazione. In parte ne sono dispiaciuto, dico sul serio, perchè considero la Tabacalera Palma (che li produce) una delle eccellenze Dominicane e in grado di sfornare davvero dei grandi successi commerciali.

n.d.r. – nel dubbio su questa fumata mi sono confrontato con altre persone, che rispetto e di cui conosco le capacità, e anche da parte loro ho ottenuto una valutazione paritetica alla mia.

Procediamo però per gradi. La mia scelta cade sul formato Toro della linea La Galera Maduro dal nome inusuale, El Lector che tradotto in italiano è “Il lettore”. Che si riferisca ai personaggi che allietavano i Torcedores nelle manifatture leggendo loro romanzi o storie o sa dio cos’altro? Non lo so.

Sul sito web de La Galera affermano:
Le nostre riserve consistono principalmente in tabacco coltivato nelle nostre fattorie, tuttavia parti significative provengono dalle migliori coltivazioni del mondo per garantire ai nostri prodotti il potenziale per trasformarsi in qualcosa di speciale. In tal modo siamo in grado di concentrarci esclusivamente sulla creazione di blend che offrano esperienze e qualità straordinarie come i La Galera Maduro.

Sti cazzi, non ci vanno certo leggeri.

Di sicuro sono dei prodotti straordinari dal punto di vista estetico. La loro gigantesca e bellissima fascetta, anzi fascette che occupano quasi la metà del sigaro non passano certo inosservate così come la foglia da fascia di una setosità notevole. Se esistesse una classifica dei sigari più belli loro la vincerebbero sempre, anno dopo anno. Però non esiste… e l’estetica NON si fuma.

Godimento per gli occhi finito, passiamo al naso. A crudo mi ritrovo immerso in un paradiso olfattivo fruttato, con punte di cacao e una discreta dose di pelle. Paradiso che, una volta acceso il sigaro, si trasformerà in una specie di purgatorio. Non subito però.

La partenza è leggera e cremosa, su note di legno e su una dolcezza cioccolatosa a cui si aggiunge una discreta dose di pepe al naso. Le spezie sono appena accennate ma del resto è appena partito e deve avere il tempo di costruirsi.

Un leggero retrogusto agrumato comincia a farsi strada sul resto e il godimento al momento aumenta. La sua espressività non è per nulla invasiva e questo suo essere realmente soft, medium body regala momenti di reale piacere.

Ad un certo punto le spezie e una sfumatura tostata cominciano a farsi strada con piglio veemente e ogni boccata ha stranamente un effetto balsamico/rinfrescante mentre nel fumo avverto una nota di cardamomo.

Ammetto che la texture dolce speziata al cioccolato che sta costruendo è davvero piacevole anche se tutto risulta sempre un po’ ovattato, apatico, privo di mordente e della capacità di intrigare.

Certamente la sua dolcezza e cremosità aiutano in parte a risollevare la situazione ma il La Galera El Lector Maduro lascia sempre l’impressione che, in fumata, debba sempre accadere qualcosa che invece non accade.

Comincia a intesificarsi e a divenire più terroso ma anche a tratti amaricante. L’ingresso nella parte centrale di fatto non stravolge la fumata, tutto resta immutato tranne un progressivo aumento delle note terrose mentre le spezie calanti e la dolcezza passano in sottofondo.

Mi sto francamente annoiando ma un guizzo speziato in retroinalazione desta la mia attenzione e quando la dolcezza cioccolatosa ricomincia finalmente a deliziare il palato penso di essere finalmente alla svolta decisiva. Sweetspot arrivo… sbagliato.

Da questo momento in poi arriva il purgatorio che mi accompagnerà fino alla fine del sigaro mentre il piacere frana vertiginosamente verso il basso. Evidentemente deve avere molte cosa da espiare.

Le spezie si scompongono irrimediabilmente e si innesca una fastidiosa componente amaricante che non scompare più. Le ho provate tutte, variato la ritmica, modificato l’intensità delle boccate… nulla, nada nicht!

A rincarare la dose ci si mette pure una nota di nocciola soverchiante che stona su tutto il resto, per poi accompagnarsi nel finale alle note più terrose. Accompagnarsi è una parola che però non rispecchia quello che sta succedendo, è una marcia forzata dritta verso il purgatorio dove ogni nota aromatica sopravvissuta sembra percorrere una strada diversa e scollegata dalle altre.

Non c’è rotondità, non c’è armonia, eleganza o equilibrio. Un guazzabuglio aromatico scomposto da cui riesco a uscire quando finalmente abbandono il sigaro, ma abbandonare è in realtà usare un eufemismo.

AUTORE

Andrea Zambiasi

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