

Rep. Dominicana

Intensità MEDIUM

Costo medio**
**medio: da 7 a 10€

RING GAUGE 54

Complessità Media

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 5 1/2″ / 140 mm
Anatomia
Fascia | Brazilian Habano |
Sottofascia | Brazilian Sumatra |
Ripieno | Nicaragua & Habano Rep. Dominicana |

Valutazione

MOLTO BUONO
La fumata
Beato chi non si aspetta nulla, perché non resterà mai deluso. Una frase celebre del Papa che ha insita una innegabile verità: se non pretendi cose assurde, se non alzi troppo l’asticella dei tuoi desideri, difficilmente resterai deluso. Vero.
Peccato però che la mente umana raramente va a braccetto con la razionalità. Se così non fosse vivremmo in una realtà ideale stile “Perfetto-ville”, dove nulla andrebbe mai per il verso sbagliato e tutti sarebbero felici come Pinocchio nel paese dei balocchi. Invece la vita riserva sorprese diverse ed io ne ho la prova!
Infatti da buon amante delle foglie da fascia Brasiliane (ho detto foglie da fascia non delle brasiliane!) e di quelle da sementi Habano non potevo esimermi dal cercare di fumare questo sigaro che coniuga entrambe le caratteristiche.
Mi aspettavo (ecco l’asticella…) una fumata densa, tonica, speziata e fruttata come piacciono tanto a me, ma alla fine si è rivelata diversa e la mia asticella era troppo alta. Intendiamoci è stata una gran bella e buona fumata ma coloro che cercano i medium-to-full body non troveranno pane per i loro denti.
Già dalla partenza intuisco le caratteristiche principali di questa fumata. Una partenza leggera e molto zuccherina, anzi allo zucchero filato che lascia come un bacio della fidanzatina una dolcezza diffusa e piacevole.
In tutta la prima parte della fumata il sigaro costruisce la sua espressività e la sua connotazione primaria su cui giocherà poi tutto il resto, un contrasto fra dolce e salato ben avvertibile al palato. (Involontariamente ho fatto la rima…)
Coccola e la sua dolce carezza lentamente vira verso toni affumicati e legnosi che forse perdono parte della sua femminile suadenza, ma guadagnano in eleganza e varietà con l’ingresso delle spezie, specialmente rosmarino, di note animali (tetta di mucca!), legno, frutta secca e uvetta accompagnati da un fumo biscottato.
Un petting perenne che però innesca in me una sensazione di attesa, di aspettativa. Sembra sempre che succeda qualcosa ma alla fine non decolla mai del tutto nella sua intensità espressiva. Malgrado la vana attesa la sua morbidezza lo rende un perfetto compagno per pomeriggi di assoluto relax, dove la sua non esagerata complessità va a braccetto con un discreto equilibrio, una morbidezza a tutta prova ed una piacevole struttura aromatica.
Insomma un sigaro da “svacco” totale e su questa falsa riga prosegue imperterrito fino alla parte centrale. In questo momento a me ricorda la vecchia scuola Dominicana, linee core Davidoff per intenderci, dove si privilegia il piacere all’intensità espressiva. Comincio a capirlo e a capire e interpretare le sue diverse peculiarità, come la sua capacità di rilassare il fumatore e di non richiedere eccessivo impegno o concentrazione.
Continua la fase meditativa della fumata però con un guizzo centrale dato dal ritorno della dolcezza, questa volta con una punta balsamica, pepata e anche leggermente acidula tanto da stimolare la salivazione.
Incredibilmente il fumo diviene sempre più biscottato e speziato, preludio alla parte finale della fumata tutta all’insegna del pepe deciso e di una tonicità speziata, finalmente in linea con i gusti moderni. Peccato solo per una punta amaricante un po’ troppo sopra le righe che asciuga anche il palato.
