
Nicaragua

Intensità MEDIUM-FULL

Costo medio**
**medio: da 7 a 10€

RING GAUGE 52

Complessità Alta

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 6″ / 152 mm
Anatomia
Fascia | Ecuador Connecticut |
Sottofascia | Undisclosed |
Ripieno | Ligero Nicaragua (Esteli & Jalapa) |

Valutazione

Wow Factor
La fumata

Sono cresciuto a pane, burro, zucchero e Sandokan. Non me ne vergogno. Fantasticavo giornate intere immerso nella lettura dei romanzi d’avventura della saga dei pirati della Malesia, creato dal celebre scrittore Emilio Salgari.
Il personaggio principale era Sandokan, soprannominato la Tigre della Malesia o la Tigre di Mompracem la cui audacia e il cui coraggio erano, agli occhi di un bambino, tremendamente affascinanti. Inoltre le sue mirabolanti imprese accendevano la mia fantasia e stimolavano meglio di una RedBull la mia curiosità verso un mondo così lontano e misterioso.
Lo Zlatno Sonce me lo ricorda, anzi ZlatnoSonceKan la tigre dei Connecticut, e dopo averlo fumato riesco a comprendere appieno la portata delle parole di Riste Riatevski – non è un Connecticut come quello che fumavano i nostri nonni – miseriaccia è vero!
Queste prestazioni alla Sandokan, sconosciute ai normali blend connecticut, sono indubbiamente il risultato del ligero presente nel ripieno. Aromi e sapori in questo sigaro saltano fuori come spinti da un V8 Hemi di una Dodge Charger del ’69. Impressionante ma ancora più impressionante è che riesce ad essere elegantissimo e intenso al tempo stesso.
Hmmmm, sto correndo troppo. Rewind.
Questo Zlatno Sonce, la cui traduzione è sole dorato, è di un’eleganza straordinaria grazie alla sua fascetta bianca dai profili dorati, che riprende meravigliosamente la tonalità della foglia da fascia. Fico senza ombra di dubbio.
Snaso-time. Davvero notevole quello che riesce a regalare da spento, uva passa, crema, spezie leggere, legno e tanto pepe sulle labbra. Se consideriamo poi che il piede del sigaro è chiuso dalla foglia da fascia, la cosa è ancora più notevole.
Puff-time. La partenza è leggera, dolcissima e biscottata con un fumo che definire profumatissimo non gli rende affatto giustizia.
Dopo poche boccate… va,va vuuuuma… il pepe erutta come il vulcano indonesiano Krakatoa. Un boato pepato inaspettato che mi fa sobbalzare. A contorno note di legno e una base speziata stranissima difficile al momento da inquadrare. Il fumo copioso che fuoriesce dal sigaro ricorda davvero un’eruzione vulcanica.
Lo Zlatno Sonce comincia a strutturarsi, arrivano frutta secca, noci, spezie dolci e asiatiche a profusione, zenzero e resina mentre in sottofondo il legno domina assieme a una punta di pelle. Dalla sensazione dry degli inizi arrivo ben presto a un notevole effetto “burro di arachidi”, che completa e avviluppa il tutto.
Intrigantissimo, tonico e intenso.
Questo “Untraditional Connecticut” continua sviluppando una dolcezza incredibile e un fumo denso e masticabile che riempie la bocca e mi fa deglutire spesso. Intenso ma al tempo stesso leggero niconiticamente. Sviluppa anche una struttura aromatica complessa che ha nelle spezie, nel caramello e nella frutta secca a guscio le sue più evidenti connotazioni.
Cremosità e burro di arachidi cominciano a lavorare sul serio. La dolcezza si fa quasi candita, zuccherina, controbilanciando le spezie, il legno e la nocciola. Due poli che si completano e si armonizzano su una diffusa morbidezza ed eleganza, ma qui siamo su un altro e superiore livello espressivo. Davvero.
Altro che sweet spot, lo Zlatno Sonce è uno sweet spot continuo.
Ora percepisco mais, o meglio pannocchia imburrata e arriva anche la prima sfumatura tostata assieme a una nota di caffè in sottofondo che segnano anche l’ingresso nella parte mediana della fumata.
L’intensità di corpo continua a spingere a 8 cilindri e la fumata diviene una sorta di tiramisù cremoso ma anche terroso. Una goduria dove la dolcezza pervade tutto mentre le spezie divengono lievi spostandosi ai confini della percezione sensoriale. Trattenere il fumo in bocca è un piacere immenso.
La risultante espressiva è davvero complessa, unica e per certi aspetti mi ricorda quella degli Opus X di Fuente. Possiede indubbiamente le qualità dei classici blend connecticut ma possiede una marcia, anzi 8 cilindri in più!
Sembra quasi che nella prima parte della fumata lo Zlatno Sonce ti presenti varie possibilità espressive. Quando finalmente ne sceglie una è una strada pavimentata da crème brulée, caffè, caramello e dove tutto quello che non ho ancora menzionato si armonizza e amalgama in un tutt’uno difficile da dissezionare.
Il V8 Hemi ora romba al massimo dei giri e avverto il calcio possente della spinta nicotinica nella schiena. Per la miseria sono inebriato da un Connecticut. Una botta che mi proietta al massimo della velocità nella parte finale della fumata, dove la crème brulée sfuma fino a scomparire quasi del tutto ma il fumo resta comunque cremoso e quasi masticabile.
Emerge prepotente una nota di pelle mentre le spezie in sottofondo fanno da contraltare a un universo dolce, vanigliato e agrumato, punteggiato da una tostatura molto marcata e da note di pane e terra.
Mi gira un po’ la testa per la nicotina ma riesco comunque a riordinare i pensieri e a formulare qualcosa di sensato. Questo Jas Sum Kral dal nome impronunciabile di Zlatno Sonce è un sigaro realmente sontuoso, morbido ed elegante.
Ecco queste sono le qualità che globalmente emergono ma aggiungo anche che fa parte di quella ristretta schiera di sigari che definisco da “scottadito”, grazie al suo equilibrio e alla sua infinita bontà. Fortunati coloro che riusciranno a fumarne molti.
