
Nicaragua

Intensità FULL

Costo medio**
**medio: da 7 a 10€

RING GAUGE 52

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 6″ / 152 mm
Anatomia
Fascia | Ecuador Habano Light Claro |
Sottofascia | San Andres Messico / Nicaragua Jalapa Seco |
Ripieno | TOP SECRET! |

Valutazione

Eccellente
La fumata
JAS SUM KRAL, un nome quasi impronunciabile per una delle più recenti Boutique Brand, conosciuta grazie ai social network. Dietro questa realtà imprenditoriale vi è un personaggio Macedone, Riste Risteski, dal nome altrettanto impronunciabile che sembra estratto dal tabellone per l’esame della vista. Costui appassionato fumatore di sigari cubani era scontento della qualità globale dei sigari in commercio così, cosa alquanto rara e atipica, decide di produrseli da solo con la voglia però di dare un tocco di valore e diversità in un mercato oramai saturato da miriadi di boutique brand.
Essendo Macedone e grande sia in statura che in personalità conia il nome adatto, JAS SUM KRAL, che tradotto significa “Io sono un Rè”.
Indubbiamente un personaggio egocentrico ma il suo ego fortunatamente non va di pari passo con la stupidità. Comprende da subito che l’unica via per arrivare a distinguersi e dare credibilità ai JAS SUM KRAL è controllare personalmente il processo produttivo ma anche fidelizzarsi ad una manifattura di alto livello.
Ne vaglia diverse poi approda alla arcinota Tabacalera Aroma de Jalapa a Esteli, di proprietà del master blender Noel Rojas (noto per i Guayacan). Da subito Noel si appassiona al progetto e si fa un’idea di come debba essere il profilo aromatico del sigaro. Riste e Noel vagliano tabacco dopo tabacco arrivando ad assemblare il blend di quello che a detta loro cambierà il mercato dei “boutique cigar”.
Ora questi due “grossi” personaggi, messi assieme, sono l’equivalente di una special force atta a destabilizzare il mercato dei sigari e distruggere, a suon di incursioni, il concetto odierno e diffuso di come debba essere realizzato un buon sigaro.
BOUTIQUE AS FUCK campeggia sul sito web che tradotto sta per: una cazzo di boutique. Tranquilli accezione positiva malgrado la scurrilità, volta a rafforzare il concetto di qualità e bontà e… cazzo ci sono a mio giudizio riusciti in pieno e con il primo tentativo.
La presenza estetica di questo Red Knight è notevole. Bellissimo con la sua serica, oleosa e uniforme fascia bruna, con la chiusura della testa a ricciolo “pig-tail” ed una fascetta dal tocco medievale. Stagno al tatto e realizzato magnificamente così come agevolissimo è il tiraggio tanto che sembra vi siano cannucce al posto del tabacco del ripieno.
Al piede opulente note di cacao e fichi secchi mentre a crudo avverto cacao, carruba e spezie acidule. Questo Red Knight non lascia certo indifferente il fumatore e ciò che percepisco è indubbiamente presagio di una buona fumata… prestate attenzione o baldi giovini, nel legger tali verba grossa difficultade su l’orizonte si profila.
Che la recensione abbia inizio e tranquilli non ve la faccio in “medievalese”!
All’accensione comincia la giostra con un attacco tonico e diretto, pepato al punto giusto con note esotiche di legno, minerali, con una componente che a me ricorda la polvere da sparo (che ci volete fare ho un lungo trascorso da tiratore) e un sottofondo al vino rosso.
Bastano pochi attimi però dalla partenza e il Red Knight comincia a crescere di intensità su una base che acquista deliziose sfumature acidule di frutta esotica. La sensazione è di una morbidezza notevole, smooth direbbero gli Americani, mentre la cremosità che si sta costruendo è quasi commovente. Dovreste fumarne uno per comprendere quello che sto scrivendo.
Subentrano nocciola e cannella su un impianto espressivo che è già oltre la media come intensità. Guardo il braciere e mi rendo conto di aver bruciato solo 1 cm di sigaro, se voleva impressionarmi è sulla strada giusta.
Arrivano i fiocchi d’avena e mi rendo conto che la mia fumata assume una connotazione diversa. Non sto esattamente fumando, sto facendo una colazione goduriosa e ogni cucchiaiata, pardon puff, che porto alla bocca mi fa mugulare e mi ritrovo a sfregare spesso la lingua sul palato per prolungare il piacere.
Le spezie decollano, arriva uno zic di vaniglia e di pelle che si appoggiano sempre su un meraviglioso fondo cremoso, acidulo di frutta e che riveste a lungo il palato. Non c’è che dire si fa proprio voler bene, un gran bene. Smack!
Sta di fatto, puff dopo puff, costruendo la sua espressività e lo fa direi alla velocità della luce su queste note speziate e fruttate mentre il resto, che è pur sempre tanta bella roba, diventa la base del divertimento in fumata.
Verso la parte mediana del Jas Sum Kral Red Knight la cremosità si è ancor più acuita ed ora tutto assomiglia a un tripudio di cacao e caffelatte a cui si aggiunge una lieve ma percepibile sfumatura tostata. La piacevolezza di questo sigaro è davvero rimarchevole aiutata da una forza media che non mette mai alla prova il fumatore.
Piano piano si fa più terroso, ancor più speziato (avverto cardamomo) e caramellato non chè caffeinico. Nella sua già completa texture aromatica si aggiungono, come un regalo, note di pane e di cracker integrali. Mamma che buono.
Ora la fumata tocca decisamente il full body e ne avverto l’intensità aromatica. Torna anche il pepe più tonico che mai assieme all’acuirsi della cannella e all’ingresso di una nuova nota di mandorla leggermente amaricante. Il Red Knight resta sempre bilanciatissimo, chapeau!
Trattenere il fumo in bocca è un piacere immenso, boccata dopo boccata, e vorrei non finisse mai ma si sa, le cose buone durano purtroppo sempre troppo poco.
A questo punto non sto fumando, sto degustando una tazzona di caffelatte stracolma di fiocchi d’avena, uvetta, frutta secca e tanto, tanto cioccolato. Poi apro gli occhi, stavo sognando e a ricordarmelo sono le sferzate pepate al naso, toniche ma mai sgradevoli.
Il finale di fumata resta bilanciato e mai scomposto. Un finale torbato e pepato, denso, quasi masticabile. Deglutisco spesso dopo che esalo copiose volute di fumo biancastro. L’amaricante di fondo aumenta senza mai risultare fastidioso e verdo la fine un guizzo al sapore di “passion fruit” chiude in bellezza la giostra.
Consiglio a chiunque riesca a trovarlo un giro sulla sua giostra.