2015

East India Trading Company Wicked Indie Robusto

EITC-wicked-indie-robusto
wiched-indie-robusto
Nicaragua

Nicaragua

MEDIUM-FULL body

Intensità MEDIUM-FULL

Costo basso

Costo basso**

**basso: meno di 7€

Ring Gauge 52

RING GAUGE 52

Complessità Medio Alta

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata

Fumata di Media durata*

*media: 60 - 90 min

Lunghezza

  • 5 1/2″ / 140 mm

Anatomia

Fascia Nicaragua Habano
Sottofascia Nicaragua
Ripieno 3 year aged Nicaragua

 

Valutazione

ECCELLENTE

Eccellente

La fumata

Un po’ di storia del brand…

La Gurkha Cigars  di Kaizad Hansotia è indubbiamente un brand spettacolarmente unico e diverso, la cui storia può essere letta in questo mio articolo, con un fascino ancestrale e “maschio” dovuto agli accattivanti, aggressivi e moderni packaging ma anche intrigante per la particolarità di molti dei suoi blend.

I nomi delle sue linee spesso altisonanti evocano ricordi di mondi lontani, di storie fantasy, di guerre e guerrieri, di video giochi, di pirati e molto altro ancora ma a monte di tutto questo, di questo apparire forzato vi è una qualità davvero non indifferente. Di casa alla Gurkha non vi è produzione massiva e utilizzo di tabacchi di facile reperibilità, la filosofia di casa è selezione, qualità e cura nei dettagli.

Fino a poco tempo fa tutto questo era associato a costi elevati o comunque molto al di sopra della media ma al giorno d’oggi la Gurkha Cigars  ha saputo anche reinventarsi sul mercato con sigari accessibili a tutti e a tutte le tasche arrivando alla creazione di sub-brand come la East India Trading Company di cui i Wicked Indie ne sono i rappresentanti dal prezzo aggressivissimo.

Il sigaro…

Ho scoperto di essere saltuariamente affetto dalla sindrome di Peter Pan, non ne vado fiero ma nemmeno me ne vergogno. La sindrome tecnicamente è una condizione psicologica in cui un soggetto rifiuta il mondo “adulto” ritenendolo ostile e si rifugia in comportamenti tipici della fanciullezza. Ora se è una patologia è un serio problema ma nel mio caso la causa scatenante è stata un… sigaro! Sì avete capito bene, un sigaro e precisamente il Wicked Indie della Gurkha o precisamente del comparto East India Trading company.

Non posso farci nulla, ne subisco il fascino ancestrale e fanciullesco con quel demone, quel simil Gargoyle che ci osserva dalla fascetta al piede. Evoca suggestioni fantasiose a cui non so resistere, tutto in questo sigaro mi fa regredire specialmente se rifletto sul nome del brand: East India Trading Company. Una sigla che a molti dice poco o nulla ma la East India Trading Company, talvolta chiamata East India Company o anche brevemente EITC, è una realtà antichissima e realmente esistita.

Fu una delle prime compagnie di investitori, una sorta di antica mega-corporation, le cui finalità erano il monopolio del commercio delle spezie nei Caraibi e nelle Indie. Trattavano di tutto, cotone, seta, tinture, sale, tè e perfino oppio ufficializzati da una carta reale scritta dalla Regina Elisabetta  I il 31 dicembre del 1600. Naturalmente si scontravano anche con i pirati…

EITC-wicked-indie-robustoCome resistere a queste storie? Mi vedo già solcare i mari inveendo a squarciagola sulla ciurma del mio vascello. Mi vedo agghindato come il Capitano Jack Sparrow nei pirati dei Caraibi, con il mio Wicked Indie stretto fra i denti emettendo copiose volute di fumo biancastro. Riesco quasi ad assaporare il profumo dell’aria salmastra e satura degli aromi delle spezie esotiche nella stiva, tutto è meravigliosamente presente e vivido poi… mi sveglio e mannaggia a me, guardandomi intorno, mi rendo conto tristemente che stavo fantasticando.

Poco male perchè la mia evasione dalla realtà è causata dalle meravigliose note aromatiche che questo sigaro regala perfino a crudo. Spezie a profusione, incenso, legno, nocciola, cacao, tutto ben marcato e molto, molto particolare. Molto di tutto ciò resta una volta acceso ma quello che poi sorprende di più è la sua tonicità aromatica, la sua dolcezza pepata intrigante e cremosa, anzi quasi burrosa.

Una gioia da fumare coccolato dalle spezie ammalianti che piano piano si ammorbidiscono lasciando spazio a ricche note di legno e nocciola, che emergono sempre più nette assieme ad una certa maschia terrosità di fondo. Una bontà che assaporo immerso nella sua dolcezza infinita perdendomi nelle sue nouance intrigantissime a aromaticissime, quasi floreali in certi tratti.

Una sola parola riassumerebbe tutto in realta, potrei solamente dire BUONO ma questo non renderebbe giustizia alla ricchezza della sua espressione ed alla morbidezza generale che carezza il mio palato. Se restasse così per sempre sarei comunque un uomo felice ma lui riesce perfino a superare se stesso, snocciola un’esplosione di crema e cioccolato impressionante, arrivano marcatissime note di caramello, di miele e le spezie virano verso lo zenzero e la menta… o forse è la mia suggestione!

Poco male, machissene… sto “godendo come un riccio” (si dice dalle mie parti) e quando le spezie si adagiano in sottofondo, smorzandosi nella loro intensità, ecco che mi ritrovo in un universo dolcissimo dove si fa fatica a cadenzare i puff tanta è la voglia di continuare ad assaporare cotanta meraviglia, strafottendosene di surriscaldarlo e magari rovinarlo.

Istintivamente tiro il freno a mano onde evitare il peggio, non si sa mai, oltre tutto sta diventando sempre più tonico e corposo e rovinarsi il finale così stupidamente non è da me. Lui sembra stare al gioco, mi asseconda e sfodera una parte finale che ha il sapore di una crema al latte e di caffè, ma non un normale caffè, uno di quelli buoni con cui solitamente ci si dilunga raschiando con il cucchiaino ogni minima traccia dei residui che lascia nella tazzina.

Sono sorpreso, positivamente sorpreso per questa realizzazione, per un sigaro economico che riesce a sfoderare una notevole espressività e complessità. Lo consiglio a tutti, va provato… poi giudicherete voi stessi.

Da un comparto nato per veicolare prodotti con un costo più accessibile delle altre linee Gurkha non mi aspettavo una simile resa. La East India Trading Company ha fatto sicuramente centro e questo sigaro è un validissimo biglietto da visita.

Ricco, espressivo, bilanciato, morbido, ha tutte le carte in regola per non sfigurare nella cerchia degli “eccellenti” e, devo ammetterlo, ne supera parecchi se analizziamo anche il rapporto qualità/prezzo di questo sigaro. Notevole, davvero notevole e se qualcuno di voi volesse scoprire se è affetto dalla sindrome di Peter Pan, lui è un’ottima porta di ingresso per testarlo.

AUTORE

Andrea Zambiasi

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