

Rep. Dominicana

Intensità MEDIUM-FULL

Costo alto**
**alto: oltre i 15€

RING GAUGE 48

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 5″ / 127 mm
Anatomia
Fascia | Nicaragua Habano Oscuro |
Sottofascia | Nicaragua Habano Jalapa |
Ripieno | Nicaragua (Ometepe, Condega e Estelí) |

Valutazione

Eccellente
La fumata
Quando uscì la nuova linea Davidoff Nicaragua, contrassegnata dalla fascetta nera, fu una svolta epocale per un brand saldamente ancorato alle sue origini e alla interpretazione dei blend. In molti fecero un salto sulla sedia, increduli davanti alla notizia, ma molti altri (me compreso) videro di buon occhio lo svecchiamento progettuale, e il nuovo e più moderno cammino intrapreso.
A onor del vero questi nuovi Nicaragua incarnavano comunque il DNA Davidoff e il blend rispecchiava sotto molti aspetti quelli classici del brand tanto che coniai questa affermazione: “…sono i più Dominicani tra i Nicaraguensi, o i più Nicaraguensi tra i Dominicani…”.
La mia affermazione aveva il sapore di un retaggio a cui la Davidoff non riusciva a rinunciare, certo sono diversi ma pur sempre in linea con i gusti e le preferenze dei Davidoffiani incalliti.
Qualcosa nel tempo però cambia e dalla linea originaria ne deriva un’altra denominata box-pressed, foggia questa che segna anche un primato perchè è la prima produzione regolare di Davidoff ad adottarla.
Evidentemente il coro di voci che insistentemente chiedeva un “imprint” più in linea con le altre fumate Nicaraguensi è stato ascoltato e accontentato.
Il nuovo blend
Cosa è realmente cambiato del blend originario? Poco per la verità, ma quel poco ha conferito a questi nuovi Nicaragua box-pressed una mascolinità e un’intensità di corpo degne delle migliori fumate di quel paese.
Per raggiungere questo obiettivo la Davidoff ha sostituito la fascia Nicaragua Habano Rosado della linea da cui deriva con una Nicaragua Habano Oscuro, e ciliegina sulla torta sostituendo l’Esteli Visus nel ripieno con la variante Ligero. Booooom, obiettivo raggiunto!
La ricetta magica funziona e ha stravolto l’espressività del sigaro, tanto da renderlo difficilmente confrontabile con il precedente. Magia dei tabacchi…
Il viaggio nel mondo Nicaragua box-pressed
Comincia nel migliore dei modi. Atterro in pieno territorio Nicaragua, a crudo infatti mi accolgono intensi profumi speziati che non lasciano spazio a personali interpretazioni. Se questo è il biglietto da visita sono già un uomo felice.
Accendo. Non ricordo bene il Davidoff Nicaragua originale, devo essere onesto, ma questo parte con tutti gli 8 cilindri, tonico e deciso su note di legno, spezie e una lieve sfumatura tostata al caffè, oltre a una chiara componente pepata in retroinalazione.
In breve una stupenda dolcezza avviluppa tutto e il sigaro comincia ad ammorbidirsi, ad arrotondarsi nella sua espressività pur non perdendo la sua ben definita mascolinità. Si struttura su una discreta complessità, su eleganti note legnose e speziate, con un sottofondo agrumato piacevolissimo che contrasta con l’intensità del pepe al naso.
Nulla infastidisce e alla dolcezza globale si affianca una bella cremosità che permane a lungo al palato. Mentre fumo devo ammettere che le piccole modifiche al blend lo hanno reso sicuramente differente, ma a mio avviso anche molto più intrigante del Davidoff Nicaragua.
Sono contento, decisamente contento. Quando arrivo nella parte centrale del sigaro avverto nettamente l’intensificarsi del caffè, della cremosità e l’ingresso del caramello che in breve tempo acquistano piena padronanza del palcoscenico. Il pepe invece diminuisce, ma continua a pizzicare anche se il suo effetto svanisce velocemente.
Non sono impressionato dalla sua complessità, che comunque possiede, ma dalla piacevolezza, morbidezza e armonia che riesce a creare.
Il fumo acquista una punta di timo spettacolare e il viaggio prosegue accompagnato da un’intensità aromatica che cresce costantemente ma senza sbilanciare la struttura del sigaro.
Arrivo al capolinea, a una stazione di arrivo piena di cremosità e caffè, con un pepe che non accenna a diminuire. Del resto sono in Nicaragua e non mi sarei aspettato altro…
