
Rep. Dominicana

Intensità MEDIUM-FULL

Costo medio**
**medio: da 7 a 10€

RING GAUGE 50

Complessità Media

Fumata di breve durata*
*breve: meno di 60 min
Lunghezza
- 3 1/2″ / 89 mm
Anatomia
Fascia | Ecuador Habano |
Sottofascia | Cubra Brasiliano |
Ripieno | Cubra e Mata Fina Brasiliano, San Vicente – Piloto e Olor/Piloto Dominicano |

Valutazione

MOLTO BUONO
La fumata
Se volessi liquidare velocemente questo nanetto Brasiliano di tabacco, buffo nell’aspetto, lo descriverei così: POCO il tempo necessario a fumarlo ma TANTO il piacere che regala.
Oppure potrei fare mia questa citazione di Jorge Amado – Il Brasile è la somma meravigliosa di ogni possibile contraddizione, in ogni uomo veramente brasiliano scorre un sangue ricco di fermenti europei, africani, indios, meticci, ed è proprio questo che rende il Brasile così magicamente colmo di luci ed ombre, così fragile, allegro, violento, e tuttavia così impossibile da dimenticare – non poteva che rispecchiarla.
Então eu decidi escrever uma revisão Brasileiras. (Così ho deciso di scrivere una recensione brasiliana)… Scherzo!
Recensirlo seguendo la stereotipata suddivisione i terzi non ha molto senso, visto che la lunghezza globale di questo sigaro equivale alla parte finale della maggior parte degli altri sigari. Meglio valutarlo nella sua interezza, ciapa sù e porta a ca’.
Quando lo accendo mi ritrovo la cospetto di un sigarino con un’espressività da subito presente, dotata di una decisa componente pepata in retroinalazione, piacevole ma che sicuramente non passa inavvertita. Tonico, su una base terrosa e di spezie dolci che lentamente acquistano connotazioni di cannella e liquirizia.
Molti stortano il naso quando si parla di simili formati, piccoli, tozzi e poco eleganti. A me capita invece, quando ad esempio rientro stanco e sfibrato dal lavoro, di non aver invece voglia di cimentarmi con interminabili bussolotti di tabacco di cui magari maledico l’infinita durata. Ecco in questi frangenti e in molte altre brevi occasioni, questi formati hanno una loro ragione d’esistere. Bisogna farsene una ragione, punto e basta.
Cresce una suadente morbidezza, appoggiata su un sottofondo al cacao, rivelandosi perfino discretamente complesso, perfino sorprendente se penso alla ridottissima lunghezza che di certo non può esprimere il massimo di un blend.
Copioso volute di fumo mi avvolgono il viso, è una specie di zampirone, e per un attimo dimentico le brutture della giornata. Ecco i sigari spesso servono proprio a questo, a rilassare e a far dimenticare ciò che di peggio viviamo giornalmente. In questo il Davidoff Escurio Petit Robusto potrei considerarlo un piccolo capolavoro.
Davvero piacevole nel suo incedere sempre più tonico, denso e meravigliosamente dolce. Una figata di sigarino, tutto gusto e poche chiacchiere che non da il tempo di annoiarsi visto che una volta acceso… porca troia è già finito!
Della sua brevità me ne rendo conto quando spuntano note fruttate e di origano nel fumo. Mamma mia, appena comincio a godermele devo privarmene perchè non è rimasto poi molto fa fumare. Mi sento come un drogato a cui, dopo la dose, viene iniettato il metadone per annullare gli effetti… non vale, per la miseria, stavo cominciando a gustarmelo sul serio.
I sapori fruttati che hanno accompagnato tutta la fumata verso la fine virano, posso capirlo, verso liquirizia e spezie a gogò. Nessun cedimento, nessuna caduta di stile, insomma un Davidoff di razza su cui si potrà stortare il naso per il prezzo, ma che indubbiamente è in grado di regalare una piacevolissiva e gustosa, seppur breve, fumata.
