2018

Davidoff 702 Series Signature 2000

Davidoff-702-Series-2000
Rep-Dominicana

Rep. Dominicana

MEDIUM-FULL body

Intensità MEDIUM-FULL

Costo alto

Costo alto**

**alto: oltre i 15€

Ring Gauge 43

RING GAUGE 43

Complessità Medio Alta

Complessità Medio Alta

Fumata di breve durata

Fumata di breve durata*

*breve: meno di 60 min

Lunghezza

  • 5 1/16″ / 129 mm

Anatomia

Fascia 702 Habano Ecuador (Cotopaxi)
Sottofascia Rep. Dominicana
Ripieno Rep. Dominicana

 

Valutazione

ECCELLENTE

Eccellente

La fumata

Quando pubblicai la news annunciando l’uscita di questa nuova linea Davidoff, la 702 Series, non potevo ovviamente immaginare il “peso” qualitativo che questa nuova linea portasse con sè. Dopo aver provato diversi formati posso affermare che la rivisitazione Davidoff di alcuni sigari delle linee core storiche non è stata semplicemente un’operazione di marketing, ma un vero e proprio “successo” produttivo.

La semplice sostituzione della foglia da fascia, che di primo acchito sembra di poca rilevanza, ha di fatto completamente modificato questi blend e in meglio aggiungo. Sono una più buono dell’altro ma il mio favorito rimane il 702 Signature No.2 e perché no, ora anche questo 702 series 2000! Alla Davidoff hanno davvero centrato l’obiettivo se era questo il loro obiettivo.

Vi rammento che questo progetto 702 Series prevede la sostituzione della foglia da fascia Connecticut con una foglia di tabacco Ecuadorian 702 hybrid coltivata in esclusiva per la Davidoff presso la San Juan Finca nella provincia di Cotopaxi in Ecuador. Questa fascia 702 è di fatto un incrocio di 3 sementi Habano cubane e con questa perla le mie conoscenze si fermano.

Ovviamente trattandosi di Davidoff questa operazione non è indolore per il nostro portafoglio, ma la qualità vera si paga anzi è doveroso pagarla perchè in cambio ci regalerà, scegliete tranquilli uno dei 702 disponibili, una fumata superba senza “se” e senza “ma”. Non volete sborsare la cifra richiesta? Peggio per voi, accendetevi un bundle ma sappiate che vi state perdendo un’esperienza fumosa che ad oggi ha pochi eguali sul mercato. Punto.

La presenza estetica di questi sigari è di altissimo livello. Il 2000 è bello, anzi bellissimo grazie alla sua fascia scura e alle eleganti fascette bianche con scritte dorate. Basterebbero queste caratteristiche a far scattare la molla dell’acquisto a mio avviso, ma lui è pure dannatamente buono… come del resto i suoi fratelli Entreacto e Signature No.2.

Una volta acceso fa subito capire di che pasta è fatto rilasciando intense note di legno nobile, terra, spezie esotiche e tanto, tantissimo pepe al naso. Una autentica goduria per tutti coloro che amano aromi e gusti pronunciati e senza mezze misure. In questo si discostano completamente dai loro fratelli Connecticut dalle espressività più trattenute e meno pronunciate.

Come non bastasse una dolcezza fruttata comincia ad avvolgere il palato e boccata dopo boccata aumenta di intensità di corpo. Non è però un crescere incontrollato o sgraziato, possiede un’eleganza sopraffina e questo gioco sensoriale di alto livello contribuisce enormemente al piacere che regala. Avevate dei dubbi a tal proposito? Davidoff è Davidoff… machettelodicoaffa!

Le spezie nella struttura sensoriale di questo 2000 giocano indubbiamente un ruolo primario e fondamentale, specialmente in questa prima parte della fumata. In sottofondo però avverto sentori di agrumi e una punta acidula fruttata, entrambe completano una struttura aromatica complessa e davvero articolata. Sorprendente per un formato che non è nemmeno un corona (praticamente è un Mareva) e a cui raramente si associano simili qualità.

Ora ho la conferma che spesso i fumatori vivono di stereotipi, e ancora più spesso non capiscono proprio… un cazzo. Questo Davidoff 702 series 2000 dà la biada a formati molto più blasonati e di ben altre dimensioni strutturali. Lo stereotipo “dimensioni = + struttura e complessità” qui si sgretola miseramente.

Emergono con più intensità le note terrose e arriva anche del buon sentore di caffè. Un sigaro, questo Davidoff 2000, che sa farsi volere bene e diverte per la sua innata capacità di sorprendere e giocare con i sensi, dovrebbero essercene molti di più di sigari in commercio con un simile pedigree. Perlomeno io sono di questo avviso, spero concordiate con me dopo averlo fumato.

Arrivato nella parte centrale il sigaro ha oramai scritto la sua biografia, ha palesato il suo DNA che lo rende intenso, maschio e terroso. Conserva però latente la sua componente femminile fatta di dolcezza, di frutta e di agrumi. Davvero un gran sigaro, su cui non ho nulla da eccepire e che non necessita di essere accompagnato da qualsivoglia bevanda. Accendetelo e basta, il resto lo scoprirete strada facendo…

Indugio su ogni boccata per non perdermi nulla del piacere che sto provando, specialmente adesso che il caffè e un mix fruttato e caramellato dominano nella fumata. La frutta onostamente ha qualcosa che a me ricorda la prugna… non importa, qualsiasi cosa voi percepirete sarà insindacabilmente stra-buona!

Nella parte finale della fumata si conserva di fatto quanto precedentemente scritto, poco cambia nella sua espressività ma questo non va a detrimento della qualità e godibilità della stessa. Siamo sempre su alti livelli così come l’intensità di corpo che ora raggiunge il suo picco massimo restando però allo stesso tempo morbido, equilibrato e elegante.

Cosa volere di più? Una Mastercard forse?

Io sono già felice di aver assaporato questo piccolo capolavoro che mi ha regalato una gran bella dose di goduria.

AUTORE

Andrea Zambiasi

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