2015

Camacho Corojo Figurado

Camacho-Corojo
Honduras

Honduras

MEDIUM-FULL body

Intensità MEDIUM-FULL

Costo medio

Costo medio**

**medio: da 7 a 10€

Ring Gauge 54

RING GAUGE 54

Complessità Media

Complessità Media

Fumata di Media durata

Fumata di Media durata*

*media: 60 - 90 min

Lunghezza

  • 6 1/8″ / 155 mm

Anatomia

Fascia Authentic Corojo (5th priming) Honduras
Sottofascia Authentic Corojo Honduras
Ripieno Authentic Corojo (3rd priming) Honduras

 

Valutazione

MOLTO BUONO

MOLTO BUONO

La fumata

Press release della Camacho

Il tabacco Original Corojo ha un passato illustre. Fu sviluppato fra il 1930 e il 1940 nella piantagione “El Corojo” di proprietà di Diego Rodriguez, la creazione delle sementi Corojo serviva a migliorare le qualità del tabacco Criollo. Per ottenerlo incrociò la varietà Criollo con una proveniente da Sumatra, il risultato denominato Original Corojo divenne in breve tempo l’unico tabacco utilizzato per le foglie da fascia nei sigari cubani dal 1948 in poi, e fu considerato il miglior tabacco mai coltivato a Cuba.

Il suo indiscusso successo continuò superando perfino la rivoluzione cubana, guadagno costantemente notorietà fino al 1978 quando una infestazione di muffa blu colpì l’isola. Da quel momento l’Original Corojo imboccò una strada diversa, l’Estacion Experimental del Tabaco (San Juan y Martinez) cominciò a sviluppare delle varianti ibride e più resistenti alla pestilenza. Fra le 208 varianti se ne scelsero solamente due conosciute come Havana 92 e Havana 2000, pian piano soppiantarono il Corojo e nel 1996 vi fu l’ultima raccolta di questo tabacco sul suolo cubano.

Il Corojo però non scomparve del tutto perchè le sue sementi imboccarono la strada per la Jamastran Valley in Honduras, dove l’Original Corojo è tuttora coltivato. Il leggendario gusto dei sigari cubani del passato può ancora essere apprezzato nei sigari Camacho Corojo. Grazie al lavoro scrupoloso e senza compromessi di coloro che continuano a preservare e proteggere il seme Corojo, oggi l’originale fumata Cubana continua a vivere. La Camacho oggi ribattezza l’Original Corojo come Authentic Corojo.

IL SIGARO

Il rosso è il primo colore dell’arcobaleno e in molti ritengono sia anche il primo colore percepito dai bambini, è sicuramente il colore della passione, della forza, del fuoco, del sangue, degli slanci vitali e dell’azione. L’esposizione al rosso pare acceleri i battiti cardiaci e stimoli la produzione d’adrenalina, insomma più che una tinta è un simbolo ed il sigaro di cui stiamo parlando ne è fiero portavoce.

Di tutte le nuove e sgargianti linee di Camacho la Corojo nella sua veste “passionale” rossa è quella che reputo incarni più di ogni altra il payoff “Infamous Since 1962” ed i tabacchi che gelosamente racchiude non vanno certo per il sottile, non è e non sarà mai una fumata edulcorata.

Camacho-CorojoIl Corojo o come lo chiamano alla Camacho “Authentic Corojo” è un tabacco espressivo che amo veramente molto, sia nella sua variante Nicaraguense che Honduregna e quest’ultima trovo che sia anche più espressiva e fascinosa. Sicuramente perchè le sementi dell’Authentic Corojo, forse non lo sapete, arrivano direttamente da Cuba dove la famiglia Eiroa riusci ad ottenerle nel lontano 1960. Il paradosso è che ora a cuba non esiste più mentre in Honduras coltivano ancora la variante originale!

Fumare il Corojo è quindi un’esperienza comunque unica e da provare, già a crudo stupisce con profonde note di cacao, terra ma anche più animali come pelle e stallatico. Un’espressività sorprendentemente potente e si avverte anche la presenza decisa del pepe che riveste le mucose e stuzzica le labbra come ogni Corojo che si rispetti. Fortunatamente la dolcezza presente di frutta secca e cacao mitiga e imbriglia il tutto facendo ben sperare per l’accensione.

Creato il braciere al sigaro faccio le prime boccate ed effettuare la retroinalazione è un’esperienza stravolgente, equivale ad essere punti dallo scorpione con un fumo pepatissimo che non lascia dubbi…non è velenoso ma avverte: attenzione… non stuzzicarmi troppo, trattami con il dovuto riguardo o peggio per te! In netto contrasto invece una stupenda dolcezza alle labbra sembra invece dire: non preoccuparti, va tutto bene, vai tranquillo.

Si rivela a tutti gli effetti una fumata maschia e terrosa dove complesse spezie aromatiche dolci, ben avvertibili e amalgamate fra loro, creano una texture stranissima e sorprendentemente pepata, componente questa che di fatto non abbandonerà mai la fumata. Malgrado il caratterino non risulta per nulla scorbutico anzi rivela una insospettata morbidezza che unita alla crescente dolcezza, al sapore di cannella e marshmallow, e ad una base che mi ricorda le gallette croccanti Wasa rendono il fumarlo una tranquilla e saporita esperienza.

Mi godo questo momento di relax comodamente seduto su una panchina del parco, immerso in copiose nuvole di fumo mentre mi godo il sole che piano piano sta tramontando. Rifletto, rifletto che non stravolge mai del tutto l’espressività descritta, modifica il gioco modificando le parti, il loro peso nel quadro globale ed in questo trovo questo nuovo blend  molto Davidoff. Tutto è in movimento in un crescendo di intensità e tonicità che comincio ad avvertire, percepisco sulla mia persona che il motto “The Bold is Back” non è poi così campato per aria.

Ad un certo punto il pepe sembra ammorbidirsi (o forse è la mia assuefazione), la dolcezza si fa più caramellata e percepisco delle note agrumate molto presenti. Sono entrato nel regno della terra del sud e delle spezie esotiche ma anche delle prime note di caffè. Magicamente tornano le profonde note di cacao  e di pelle degli inizi, torna la sua dolcezza di frutta secca, densa come uno sciroppo e quasi mielosa arrivando infine ad un’esplosione di caffè, pelle e pepe sotto le cui sferzate alla fine abbandono il mozzicone.

Un sigaro che come i suoi conterranei Jesus Fuego Origen o si apprezza o non piace. L’espressività del Corojo non lascia spazio a zone grigie dove l’incertezza delle opinioni regna sovrana, questo non va visto come un difetto ma come un pregio perchè è cristallino e trasparente in quello che riesce a regalarti.

A me piace e assaporare un Authentic Corojo è comunque qualcosa che va provato non foss’altro che per capire come erano i tabacchi di una volta. Insospettatamente morbido malgrado la tonicità dei tabacchi del suo blend saprà sicuramente soddisfare coloro che amano le sensazioni forti e sperimentare  connotazioni aromatiche atipiche.

Non entro nel merito se la vecchia linea sia migliore o peggiore della nuova, non voglio farlo perchè reputo non abbia senso. Il “nuovo” ha sostituito il “vecchio” ed è inutile disquisire di qualcosa che non tornerà mai più. Il nuovo corso “Bold is Back” ha una sua ragione di esistere e sono certo soddisferà la sua nutrita schiera di affezionati.

AUTORE

Andrea Zambiasi

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