
Rep. Dominicana

Intensità MEDIUM

Costo alto**
**alto: oltre i 15€

RING GAUGE 54

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 6″ / 152 mm
Anatomia
Fascia | Ecuador Rojiz |
Sottofascia | San Andrés Negro Messico |
Ripieno | Piloto Mejorado Seco, Piloto Seco e Hybrid Olor/Piloto Seco tutti Dominicani, Seco Nicaragua Condega e Estelí |

Valutazione

Eccellente
La fumata
Annunciati lo scorso anno con una campagna mediatica imponente, i Davidoff Winston Churchill sono il rilancio degli storici ma oramai anzianotti Winston Churchill del lontano 2007. Un progetto enorme a cui la Davidoff ha dedicato parecchie energie ed un ingente investimento economico.
Nulla è stato lasciato al caso e lo si percepisce nel nuovo look, packaging, blend e posizionamento di mercato… ahimè!
Obiettivo primario era realizzare una linea che celebrasse “meglio” il famoso primo ministro Inglese Winston Churchill, pienamente centrato direi se guardo alla nuova ed elegantissima veste estetica di cui sono dotati. La cosa curiosa è che stavolta tutto è finito sotto il marchio Davidoff di cui i Winston Churchill sono ora una delle linee ufficiali e non più un brand controllato ma separato.
La taglia “oversize” del carattere formidabile di Winston Churchill, in grado di trascinare e galvanizzare non solo i suoi uomini ma anche il mondo intero viene ben rappresentata dalle imponenti dimensioni di questo Toro extra dal nome altisonante di “The Commander”, il comandante.
Il Ring Gauge più grande della linea Winston Churchill a tutti gli effetti, ma anche un grande e completo sigaro la cui espressività speziata, le complesse note di legno, la cremosa e dolce texture aiutata dal sottofascia messicano concorrono ad una fumata realmente eccellente e degno tributo al grande personaggio che fu Sir Winston. Se fosse ancora in vita sono certo lo vedrei con questo sigaro acceso e ostentato come solo lui sapeva fare.
Fin dagli inizi questo sigaro tuona ordini fermi e decisi, pepati e che sorprendono per intensità ma non sono irruenti o aggressivi, sono istruzioni da vero comandante che sa esattamente cosa dire e come dirlo per ottenere la massima efficacia e risposta dai suoi uomini.
Io obbedisco volentieri e mi ritrovo con un delicato pepe che pizzica le labbra a gustarmi questo inizio viaggio tonico e ben strutturato, dolcemente fruttato, su complesse e ben amalgamate note aromatiche classiche come terra, spezie e legno.
Riesco a percepire la qualità e la bontà della materia prima contenuta nel suo blend, godendo nel frattempo della leggera nota di cacao. Malgrado la sua immediata tonicità coccola con una cremosità crescente e si struttura su una texture di non facile comprensione.
Fatico a delineare le singole componenti ma resto meravigliato dalla sua eleganza innata, dalla sua carezza palatale e per il suo essere tremendamente vellutato al naso. Del resto è un comandante di cui si deve solo apprezzarne le doti, da sottoposti non dobbiamo capirlo o decifrare quello che ha in mente, abbiamo fiducia in lui ed è quanto serve a noi per andare avanti con il fucile in spalla.
Mentre si struttura cacao, terra, legno, pepe e un lieve fondo erbaceo fanno da contraltare ad una dolcezza fruttata che spicca sopra ogni cosa. Ripeto l’eleganza straordinaria è l’aspetto che più di ogni altro emerge fumando questo Toro.
Se vogliamo è un perfetto connubio fra i grandi classici di Davidoff e la new age del marchio come i nuovi Escurio. Dei primi possiede la nobiltà, degli ultimi la stimolazione sensoriale.
Rispetto al primo fumato quasi un anno fa, dalla prorompente dolcezza iniziale, trovo che i lunghi mesi di riposo lo abbiano ammorbidito e arrotondato ma reso anche più completo sebbene meno impressionante sul fronte dolcezza.
Nella parte centrale la componente cacao emerge, prende possesso del palcoscenico mentre il resto asseconda lo spettacolo da dietro le quinte sceniche come il pepe ora in sottofondo o la dolcezza ora comprimaria.
La componente fruttata in questa fase di fumata va e viene, spicca a fasi alterne per poi sfumare e lasciare al cacao il ruolo di “dolcificante” del blend. Non è un sigaro che cambia radicalmente nel corso della fumata piuttosto gioca con le sue componenti alternandole, rendendo la fumata sempre varia, complessa e divertente.
In tutto questo definirlo aromaticissimo rende poca giustizia e valore a quello che riesce a regalare perfino nel finale, una sorta di tuffo nel cacao puro con note di caffè amaro piacevolissime. Il finale lo si ricorda però per l’esplosione delle spezie e della pelle che danno un “quid” in più alla fine della fumata come il discorso di ringraziamento di un comandante alle sue truppe dopo aver vinto una battaglia difficile.
L’unico rammarico con questo Davidoff Winston Churchill è la mancanza di un “Wow Factor” che lo possa elevare alla super eccellenza ma comunque il lavoro svolto nell’assemblare questo blend è di tutto rilievo e regala un viaggio sensoriale armonico e per certi versi speciale. Insomma dal mio punto di vista un centro pieno.
