
Rep. Dominicana

Intensità FULL

Costo alto**
**alto: oltre i 15€

RING GAUGE 48

Complessità Alta

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 6 1/4″ / 158 mm
Anatomia
Fascia | Chateau de la Fuente Sungrown Habano Rep. Dominicana |
Sottofascia | Chateau de la Fuente Rep. Dominicana |
Ripieno | Chateau de la Fuente Rep. Dominicana |

Valutazione

Wow Factor
La fumata
Senza scomodare il barone Ottone Spinelli degli Ulivi detto Zazà, celebre personaggio interpretato da Totò, potrei liquidare questa recensione con una scritta a piena pagina: SEMPLICEMENTE PERFECXION.
Non occorre altro per definire questa fumata, non ha importanza che siate o non siate amanti dei tabacchi della Repubblica Dominicana, del brand Fuente, di questa foglia da fascia o di sigari full body, quello che non POTETE in assoluto affermare è che questo non è un sigaro straordinario. Se lo fate andatevene a fare in culo perchè ne deduco che non avete la minima cognizione su come deve essere fatto un signor sigaro.
Io non amo alla follia Arturo Fuente (salvo che siano i VSG di Ashton) ma con questa fumata ho fatto un salto sulla sedia. Tutto in questo sigaro è di altissimo livello, dall’impatto estetico alla cura nella manifattura, dalle delizie di pasticceria a crudo allo straordinario impatto sensoriale una volta acceso.
Recensione finita. Bye, bye… scherzo.
Fin dai primissimi puff si può assaporare la nobiltà aromatica dell’Opus X Perfecxion, su note di legno antico, cullati da un delizioso effetto salato sulle labbra e dal pepe elegantemente morbido al naso e in retroinalazione. Prendere o lasciare, può piacere o non piacere ma già ora è una fumata super… figuriamoci dopo!
Arrivano note più terrose e di spezie dolci mentre si struttura un sottofondo agrumato dall’effetto dolce/amaricante delizioso, ricorda il pompelmo, su cui si innestano note di pan brioche e nocciola. La componente pepata incrementa sensibilmente ad ogni puff e diviene complessissimo nelle sue note aromatiche leggermente tostate.
Non è un sigaro edulcorato e lo dimostra nella rapida ma bilanciata crescita di corpo verso il livello full-body, atipico per un certo comparto Dominicano. Fortunatamente la maestria nella realizzazione del blend gli dona qualità come morbidezza, armonia e equilibrio che controbilanciano l’intensità di corpo. Nulla eccede, nulla stona o stride rendendolo un sigaro sì strutturato ma anche fruibilissimo.
Morbidezza e suadente dolcezza diventano i suoi marchi di fabbrica che nemmeno la nota decisa di Creme Brulè e l’accentuata componente speziata, con sfumature che sconfinano nella cannella e nei chiodi di garofano, sembrano intaccare.
Ben presto il gioco sensoriale diviene una triade goduriosa:
1- speziata e cremosa dolcezza
2- note agrumate amaricanti
3- nocciola quasi tostata
ma fatico realmente a delineare nel dettaglio tutte le componenti aromatiche che percepisco. Potrei sommariamente affermare che è un crescendo di tonicità alla frutta secca, alla nocciola e alle spezie con connotazioni balsamiche e una sfumatura incensata.
Un sigaro che a mio giudizio non va fumato cercando di carpirne i segreti ma abbandonandosi ad esso e alle sensazioni che regala. Se vi volete bene, fidatevi.
Si fa sempre più completo e complesso ma anche più tostato e caramellato con un sottofondo all’effetto zabaglione o alla nota di… ma che cacchio ne so… troppo difficile!
Densità, cremosità, tonicità, pepe e spezie salgono tutte sulle montagne russe “oblivion” regalando una scarica di adrenalina, pardon sensoriale davvero stupefacente. Una fase della fumata che equivale a un “do” di petto alla Pavarotti o per dirla alla Banfi: madooonnna incoroneta che sigaro… insomma un capolavoro.
WARNING! Devo dosare le boccate perchè l’intensità non perdona. Assecondandolo vengo cullato dal cacao, anzi dal cioccolato al peperoncino che assieme a note balsamiche conducono la giostra accompagnandomi verso un finale da urlo, opulento e tremendamente gustoso.
Nemmeno lo spegnimento del sigaro mentre cerco come un pirla informazioni in internet lo mettono in crisi, quando la classe non è acqua nulla riesce a rovinare il piacere della fumata. In molti si chiedono se sborsare così tanti soldi per simili sigari abbia senso, io rispondo che ne ha eccome e la prova tangibile è questo sigaro.
Il finale è uno spettacolo pepato dal fumo masticabile, con una giusta acidità che amplia le percezioni gustative. Indubbiamente la fase migliore del sigaro, un capolavoro che da alla testa da quanto è buono e dotato di una miriade di sfumature aromatiche: caffè, terra, legno, spezie, caramello, cannella, spezie balsamiche, panna, peperoncino, cardamomo e anice. Manca qualcosa? Non saprei ma sono certo che la lista potrebbe proseguire se il mio naso fosse migliore…
Non cede, non si scompone e non si sbilancia mai come solo un sigaro di gran classe sa fare chiudendo la fumata su note di caffè e scorza d’agrumi accompagnate da un fondo leggermente speziato, il tutto superbamente vellutato al palato.
** un grazie di cuore al boss della gang del Mezzaghese Giuseppe Stucchi per aver reso possibile questa recensione **
SUPERLATIVO!
Non aggiungo altro.