2015

Arturo Fuente Opus X Perfecxion Tin

Arturo-Fuente-Opus-X-Perfecxion
Rep-Dominicana

Rep. Dominicana

FULL body

Intensità FULL

Costo alto

Costo alto**

**alto: oltre i 15€

Ring Gauge 48

RING GAUGE 48

Complessità Alta

Complessità Alta

Fumata di Media durata

Fumata di Media durata*

*media: 60 - 90 min

Lunghezza

  • 6 1/4″ / 158 mm

Anatomia

Fascia Chateau de la Fuente Sungrown Habano Rep. Dominicana
Sottofascia Chateau de la Fuente Rep. Dominicana
Ripieno Chateau de la Fuente Rep. Dominicana

 

Valutazione

WOW FACTOR

Wow Factor

La fumata

Senza scomodare il barone Ottone Spinelli degli Ulivi detto Zazà, celebre personaggio interpretato da Totò, potrei liquidare questa recensione con una scritta a piena pagina: SEMPLICEMENTE PERFECXION.

Non occorre altro per definire questa fumata, non ha importanza che siate o non siate amanti dei tabacchi della Repubblica Dominicana, del brand Fuente, di questa foglia da fascia o di sigari full body, quello che non POTETE in assoluto affermare è che questo non è un sigaro straordinario. Se lo fate andatevene a fare in culo perchè ne deduco che non avete la minima cognizione su come deve essere fatto un signor sigaro.

Io non amo alla follia Arturo Fuente (salvo che siano i VSG di Ashton) ma con questa fumata ho fatto un salto sulla sedia. Tutto in questo sigaro è di altissimo livello, dall’impatto estetico alla cura nella manifattura, dalle delizie di pasticceria a crudo allo straordinario impatto sensoriale una volta acceso.

Recensione finita. Bye, bye… scherzo.

Fin dai primissimi puff si può assaporare la nobiltà aromatica dell’Opus X Perfecxion, su note di legno antico, cullati da un delizioso effetto salato sulle labbra e dal pepe elegantemente morbido al naso e in retroinalazione. Prendere o lasciare, può piacere o non piacere ma già ora è una fumata super… figuriamoci dopo!

Arturo-Fuente-Opus-X-PerfecxionArrivano note più terrose e di spezie dolci mentre si struttura un sottofondo agrumato dall’effetto dolce/amaricante delizioso, ricorda il pompelmo, su cui si innestano note di pan brioche e nocciola. La componente pepata incrementa sensibilmente ad ogni puff e diviene complessissimo nelle sue note aromatiche leggermente tostate.

Non è un sigaro edulcorato e lo dimostra nella rapida ma bilanciata crescita di corpo verso il livello full-body, atipico per un certo comparto Dominicano. Fortunatamente la maestria nella realizzazione del blend gli dona qualità come morbidezza, armonia e equilibrio che controbilanciano l’intensità di corpo. Nulla eccede, nulla stona o stride rendendolo un sigaro sì strutturato ma anche fruibilissimo.

Morbidezza e suadente dolcezza diventano i suoi marchi di fabbrica che nemmeno la nota decisa di Creme Brulè e l’accentuata componente speziata, con sfumature che sconfinano nella cannella e nei chiodi di garofano, sembrano intaccare.

Ben presto il gioco sensoriale diviene una triade goduriosa:

1- speziata e cremosa dolcezza
2- note agrumate amaricanti
3- nocciola quasi tostata

ma fatico realmente a delineare nel dettaglio tutte le componenti aromatiche che percepisco. Potrei sommariamente affermare che è un crescendo di tonicità alla frutta secca, alla nocciola e alle spezie con connotazioni balsamiche e una sfumatura incensata.

Un sigaro che a mio giudizio non va fumato cercando di carpirne i segreti ma abbandonandosi ad esso e alle sensazioni che regala. Se vi volete bene, fidatevi.

Si fa sempre più completo e complesso ma anche più tostato e caramellato con un sottofondo all’effetto zabaglione o alla nota di… ma che cacchio ne so… troppo difficile!
Densità, cremosità, tonicità, pepe e spezie salgono tutte sulle montagne russe “oblivion” regalando una scarica di adrenalina, pardon sensoriale davvero stupefacente. Una fase della fumata che equivale a un “do” di petto alla Pavarotti o per dirla alla Banfi: madooonnna incoroneta che sigaro… insomma un capolavoro.

WARNING! Devo dosare le boccate perchè l’intensità non perdona. Assecondandolo vengo cullato dal cacao, anzi dal cioccolato al peperoncino che assieme a note balsamiche conducono la giostra accompagnandomi verso un finale da urlo, opulento e tremendamente gustoso.

Nemmeno lo spegnimento del sigaro mentre cerco come un pirla informazioni in internet lo mettono in crisi, quando la classe non è acqua nulla riesce a rovinare il piacere della fumata. In molti si chiedono se sborsare così tanti soldi per simili sigari abbia senso, io rispondo che ne ha eccome e la prova tangibile è questo sigaro.

Il finale è uno spettacolo pepato dal fumo masticabile, con una giusta acidità che amplia le percezioni gustative. Indubbiamente la fase migliore del sigaro, un capolavoro che da alla testa da quanto è buono e dotato di una miriade di sfumature aromatiche: caffè, terra, legno, spezie, caramello, cannella, spezie balsamiche, panna, peperoncino, cardamomo e anice. Manca qualcosa? Non saprei ma sono certo che la lista potrebbe proseguire se il mio naso fosse migliore…

Non cede, non si scompone e non si sbilancia mai come solo un sigaro di gran classe sa fare chiudendo la fumata su note di caffè e scorza d’agrumi accompagnate da un fondo leggermente speziato, il tutto superbamente vellutato al palato.

** un grazie di cuore al boss della gang del Mezzaghese Giuseppe Stucchi per aver reso possibile questa recensione **

SUPERLATIVO!

Non aggiungo altro.

AUTORE

Andrea Zambiasi

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