
Rep. Dominicana

Intensità MEDIUM

Costo basso**
**basso: meno di 7€

RING GAUGE 42

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 5 1/4″ / 133 mm
Anatomia
Fascia | Ecuadorian Sumatra |
Sottofascia | Corojo Dominicano |
Ripieno | Rep. Dominicana, Peru e Nicaragua |

Valutazione

Eccellente
La fumata
La Corona è una vitola meravigliosa, retaggio di un passato fatto di eleganza dove assieme alle qualità organolettiche di un sigaro si privilegiava anche l’aspetto dimensionale. Un classico formato Cubano molto diffuso in passato e l’appellativo che porta non è frutto del caso. Un formato a metà stada fra le fumate brevi dei Mareva (Petit Corona) e lunghe dei Cervantes, ideale per la gran parte delle occasioni e per la maggior parte dei fumatori. Elegante dicevo, pronto e gestibile, una delle vitola di riferimento in ogni brand che si rispettasse… poi sono scomparse.
Ma come, sono un riferimento e poi spariscono? Verrebbe da dire… io rispondo che l’animo umano è molto strano perchè spesso i nostri comportamente risultano diametralmente opposti a quanto effettivamente dichiariamo. Nel mondo dei sigari spesso si sperticano le lodi di tale brand o formato per poi NON fumarli se non sporadicamente o del tutto. Come dire, la miglior macchina è la “xxxxxxx” e poi compero ed uso la “yyyy”. Le vendite di tali formati sono nel tempo diminuite talmente da decretarne la scomparsa, alla fine vige solamente la legge commerciale ed i numeri asettici delle vendite. Inutile lamentarci dopo…
Torniamo al nostro piccolo “Reale coronato”, uno dei pochi superstiti a tale falcidie, l’Aurora 1495 Series No.4 Corona. Come si evince dal nome sembrerebbe un Petit Corona (No.4 è utilizzato a Cuba per questo formato) ma nella realtà è un Corona, o meglio un “quasi” corona perchè la sua lunghezza di fatto non raggiunge i canonici 5,5 pollici. Poco male e… chissenefrega a onor del vero perchè non sarà certo questa discrepanza a influire sulla qualità globale della fumata.
All’esame visivo si presenta come un piccolo capolavoro, avvolto in una scura e oleosa veste, nessuna venatura evidente e una sensazione di “sodo” al tatto a cui non sempre si è abituati in prodotti realizzati su un’altra isola “chenonvoglionominare”. Nell’esame pre-accensione il piede regala profonde note di fieno bagnato, che sembra orribile ma non lo è affatto, spezie e una dolcezza di cioccolato in sottofondo. Dopo il taglio della testa prendo le prime boccate, legno e meravigliose note di pelle e tanto, tanto pepe. Se penso che è un dominicano mi stupisco ma se poi penso al blend multi-nazione che contiene tutto diventa normale, soprattutto grazie alla fascia Ecuador Sumatra (la adoro) che regala spesso note di pelle e spezie spettacolari.
Una volta acceso si dimostra delicato e gentile, una fumata su una base leggera di legno e note di nocciola tostata che impazzano sul nostro palato. Non è forte o burbero ma gentile e dolce, dolcezza che si percepisce netta finchè, inaspettata come una bruciante sgommata ad un semaforo verde, le spezie ed il pepe nero prendono il sopravvento. Lui comincia a cambiare ed evolvere, il legno gentile diventa più marcato ed amaro (non fastidioso), presente e possente come le querce nel bosco, arriva qualcosa che mi ricorda veramente la mandorla mentre altre spezie titillano le nostre papille. La permanenza post fumata è incredibilmente lunga… un piccolo gioiellino coronato.
Sono francamente sorpreso sia per l’intensità aromatica che sta rivelando sia per la forza media che riesce già ad esprimere. non è da tutti ma sopratutto non perde la sua eleganza ed armonia complessiva. Si è passeggeri di una corsa, anzi di un viaggio ad alta velocità seduti in una comoda auto sportiva di lusso, potenza e prestazioni unite a tanta classe e gusto.
Verso la parte centrale della fumata le note tostate aumentano assieme alla dolcezza di fondo, il fumo si fa più denso e masticabile e lascia al palato una piacevolissima sensazione cremosa. Diventa nettamente più carnoso e sensuale, al legno si sostituisce la pelle e il tostato di mandorla e nocciola si tramuta in uno splendido caffè. Il viaggio non perde velocità, tutto è sempre molto intenso e presente ma anche complesso. Tutto sta evolvendo e modifcandosi, perfino il forte pepato della prima parte evolve verso un mix speziato, fuso in una texture dolce in sottofondo che appaga e sazia. Tutto è in movimento dicevo ma non si rilevano storture o sbilanciamenti, ma una perfetta successioni di paesaggi diversi che scorrono armoniosi davanti al finestrino da cui stiamo pigramente guardando.
La chiusura è piena e dominata dalle spezie, da una dolcezza quasi caramellosa e da uno spettacolare mix di pelle e caffè nero e per l’ennesima volta ci scottiamo le dita…
Uno splendido blend, già assaporato con il Robusto della serie, complesso e bilanciato. Una fumata che appaga tutto e tutti, perfettamente gestibile e adattabile a tutte le occasioni compresi i dopo cena e senza a mio avviso accusare la ben che minima “défaillance”. Per tutti ma non per tutti i gusti… personalmente lo adoro e vi consiglio caldamente una prova “fumatoria” poi… lo deciderete voi.