2013

Joya de Nicaragua Clásico Torpedo

Joya-clasico-Torpedo
Nicaragua

Nicaragua

MEDIUM-LIGHT body

Intensità MEDIUM-LIGHT

Costo basso

Costo basso**

**basso: meno di 7€

Ring Gauge 52

RING GAUGE 52

Complessità Media

Complessità Media

Fumata di Media durata

Fumata di Media durata*

*media: 60 - 90 min

Lunghezza

  • 6″ / 152 mm

Anatomia

Fascia Ecuador Connecticut Shade
Sottofascia Nicaragua
Ripieno Nicaragua

 

Valutazione

MOLTO BUONO

MOLTO BUONO

La fumata

Questa recensione nasce per caso, in maniera fortuita, ma come spesso accade nella vita è poi stata foriera di cambiamenti e ripensamenti.

Il mio primo approccio con questa “antica” linea di sigari non è stato dei migliori, un paio di fumate che non mi erano piaciute molto (ora sono certo a causa di una cattiva conservazione) e di riflesso avevo accantonato l’idea di provarne ancora… fino a ieri, quando ho acceso il Clasico Torpedo di Joya de Nicaragua.

Non nascondo che se non fosse stato per un carissimo amico, che mi ha omaggiato di questo esemplare chiedendomi di fumarlo e valutarlo, non penso sinceramente mi sarei avventurato nella sua spasmodica ricerca ed acquisto. Sarebbe rimasto nel limbo delle fumate dimenticate, quelle fumate che rientrano nella categoria “un giorno o l’altro” che poi hanno il sapore ed il significato di… mai.

Lo so che molti di voi negano l’evidenza e si rifiutano di ammettere che ci sono sigari che non fumeremo mai ma è quello che accade. La mente incosciamente guida i comportamenti e distrae il pensiero razionale accompagnandoci sulla più facile via dell’appagamento emotivo. Quando acquistiamo sigari, quando indugiamo con gli occhi su scaffali ricolmi di oggetti “paradisiaci” la mente furbetta ci inganna (o forse vogliamo proprio essere ingannati) così ci soffermiamo su quello che risulta più appariscente, che cattura lo sguardo o, più semplicemente, ha più notorietà internazionale. Ci caschiamo tutti, che lo ammettiate o meno…

La risultante di questi comportamenti spesso (non sempre) equivale a perdersi una bella fumata, ma non questa volta. Ho fumato e sono cambiate molte cose, mi sono ricreduto, sono ritornato sui miei passi ed ho rivalutato una linea, spesso dimenticata, che mi ha regalato un’ora abbondante di piacevole appagamento.

La linea Clasico di Joya è una linea storica, la prima ufficialmente esportata dal Nicaragua, di forza medio leggera, adatta a tutti, con una espressione aromatica caratterizzata dal legno. Letta così non ha poi così tanto “appeal”, non è vero? Sbagliato perchè pur possedendo queste caratteristiche che non appagano tutti i palati, regalerà poi una fumata nettamente più intrigante.

Un sigaro ben realizzato, stagno ma morbido allo stesso tempo, elegante nella sua veste dorata e ben tirata. Sornione e delicato a crudo, coccola con aromi di spezie, legno e cacao. Le prime boccate sorprendono perchè carezzano il palato con una persistente cremosità, cremosità al caffelatte che ritroveremo una volta acceso.

In fumata si presenta elegante e gentile, una presa di conoscenza signorile e leggera, quasi effimera. Una chiacchierata sulle note di legno e spezie con quella “sferzatina” pepata, presente nel suo fumo leggiadro, che fa tanto Nicaragua. Non bisogna correre, non bisogna forzare la conversazione pena l’ingresso di note amarognole che rovinerebbero la texture spettacolarmente cremosa che permane lungamente al palato. Una coccola dolce, suadente al sapore di schiuma di cappuccino con polvere di cacao, che tanto piace quando avidamente ne sorseggiamo uno al bar.

La conversazione prosegue catalizzata principalmente dal legno e contornata dalle spezie in una leggiadra danza sensoriale finchè, in concomitanza con un piccolo aumento di forza, diventa più speziato e meno legnoso, più carnoso, più dolce ma meno cremoso ed arrivano le prime note tostate, di caffè, a dirottare la conversazione verso altre argomentazioni. Nulla viene stravolto ma semplicemente si ampliano le tematiche e tutto risulta piacevole e di compagnia.

Una chiaccherata dicevo, non un incontro di lotta libera, non si viene soggiogati da questa fumata ma gentilmente accompagnati perfino nel finale dove la cremosità torna fuori prepotente, riemerge il legno ma si viene comunque deliziati da un finale al cacao e latte piacevolissimo.

Se si sta al gioco, se si segue la conversazione, si verrà coccolati dai modi gentili di questo Torpedo. Forse non piacerà a tutti, forse non soddisferà tutti i palati, forse non entrerà mai nel “gotha” delle eccellenze che tutti sembrano cercare ma resta pur sempre una gradevolissima, delicata fumata. Non sempre si ha voglia di discutere di meccanica quantistica, di partecipare a seminari, a conferenze impegnate… alcune volte si ha solamente voglia di svagarsi e rilassarsi. Lui diverte e tiene compagnia, perchè chiedergli di più?.

n.d.r. – mi raccomando, chiunque lo fumi dosi e/o rallenti la frequenza dei puff… mi ringrazierete.

AUTORE

Andrea Zambiasi

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