
Honduras

Intensità MEDIUM-FULL

Costo basso**
**basso: meno di 7€

RING GAUGE 49

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 4 7/8″ / 123 mm
Anatomia
Fascia | Nicaragua Sun Grown Corojo |
Sottofascia | Nicaragua Criollo |
Ripieno | Nicaragua Corojo e Criollo |

Valutazione

MOLTO BUONO
La fumata
Fermi tutti! La Jesus Fuego è Honduregna direte voi. Vero ma il Sangre De Toro è un puro Nicaraguense e con molto carattere, aggiungo io. Corojo e Criollo ben miscelati gli conferiscono un carattere speziato e pepato molto particolare, tonico e un po’ rustico.
A dire il vero è molto più che tonico, è dotato di una “tremenda” espressività aromatica, fin dall’accensione, che non accenna mai a calare lungo tutta la fumata. Il blend di tabacchi che racchiude, fermentati a dovere, non lasciano certo indifferente il fumatore.
Tutto in questo sigaro lascia trasparire un certo carattere, dalla fascia scura bruno-rossastra, alla fascetta rosso fuoco e al nome “Sangre de Toro” che ricorda le corride e la forza dirompente di un animale che non va certo sottovalutato.
A crudo il cacao, le spezie e una nota di fieno ingannano temporaneamente il fumatore ma una volta acceso… whammo! Parte subito pepatissimo, con profonde note tostate e di terra, quasi torbate, che sorprendono per la loro intensità.
Sebbene la “bomba” pepata disorienti un po’ inizialmente, piano piano si ammorbidisce e lascia spazio ad una prorompente componente speziata, terrosa, e ad un sottofondo di anacardi, piacevolissimo, che incontro per la prima volta in vita mia. Man mano che va a regime rilascia un fumo denso e gustosissimo, al cacao, che lascia al palato un lunga eco saporitissima.
Ho sempre avuto una fervida immaginazione ma oggi, complice la leggera brezza che mi accarezza, le volute di fumo si animano in un vortice orizzontale. Un vortice che mi ricorda l’atto stesso dello scoccare della banderilla del Torero, un gesto sapiente, elegante e coraggioso ma in questo caso non ha conseguenze nefaste ne cruente. Si percepisce soltanto la potenza del gesto, la forza espressiva e l’adrenalina della corrida diventa sferzata aromatica.
Una fumata che evolve poi verso un mokaccino spolverato di cacao, che carezza il palato e lascia anche ricordi di spezie e pepe. Qua e là nocciola e anacardi, onnipresenti, rendono la “corrida” notevolmente più completa.
La retroinalazione è sempre entusiasmante e rustica, indomita come un vero Torero, “maschia” e sicuramente non per tutti i “nasi”.
Le spezie continuano la loro corsa al predomino sensoriale ma arrivano anche note minerali ed il mix che si crea continua a lasciare un ricordo dolcissimo al palato. Un ricordo sì speziato ma molto, molto piacevole.
Poi tutto magicamente vira ancora verso la Moka e la nocciola, verso la terra, riemergono sferzate di pepe ma purtroppo comincia a perdere di eleganza, si scompone e arrivano leggere note stonate e amarognole che rovinano un po’ il finale di fumata.
Carattere, una certa armonia ed una prorompente espressione aromatica lo fanno certamente ricordare, forse non elegantissimo ma sicuramente particolare e buono. Certo non lo reputo eccellenza assoluta ma la sua “maschia” Nicaraguensità ed il suo essere “leggero” con il portafoglio me lo fanno sicuramente amare.
Ben costruito, dotato di un ottimo blend e per amanti dei sigari veramente “full-body”. Amate le montagne russe e le scariche di adrenalina che vi regalano? Sì? Allora è il sigaro per voi…