2017

Camacho American Barrel Aged Robusto

Camacho-American-Barrel-Aged-Robusto
Rep-Dominicana

Rep. Dominicana

MEDIUM-FULL body

Intensità MEDIUM-FULL

Costo medio alto

Costo medio alto**

**medio alto: da 10 a 15€

Ring Gauge 50

RING GAUGE 50

Complessità Medio Alta

Complessità Medio Alta

Fumata di Media durata

Fumata di Media durata*

*media: 60 - 90 min

Lunghezza

  • 5″ / 127 mm

Anatomia

Fascia American Broadleaf
Sottofascia American Broadleaf
Ripieno American Broadleaf, Pennsylvania Maduro, Barrel-aged Corojo

 

Valutazione

ECCELLENTE

Eccellente

La fumata

Da bambino mi veniva ripetuto spesso, come un mantra, che – chi trova un amico trova un tesoro – come a ribadire l’importanza, il ruolo che questa figura riveste nella vita di ognuno di noi.

Il mio “tesoro” personale si chiama Giuseppe Stucchi (aka “il boss”),  appassionato fumatore di sigaro senza il quale moltissime delle recensioni che trovate su questo blog non sarebbero mai state scritte. Giuro.

Non ci conosciamo da moltissimo tempo ma tra noi è nata subito una bella sinergia, basata su una passione comune, e una spontanea compensazione tra i miei difetti e i suoi pregi. Infatti se non fosse per la sua proattività e aggiungo generosità non sarei mai riuscito a fumare moltissimi dei sigari recensiti in questo blog.

A lui spetta sicuramente il merito di averli recuperati tra mille peripezie e vicissitudini, ma a lui va anche la mia stima per le masochistiche attese intraprese aspettando di poterli fumare assieme al sottoscritto e senza che io abbia mai dovuto proferire parola in merito.

Il Camacho American Barrel Aged Robusto è uno di questi. La storia di questa fumata però è più lunga di quanto possiate pensare e comincia molto, molto tempo fa… un anno e mezzo per l’esattezza.

In quel periodo Giuseppe venne in possesso di un esemplare del Camacho American Barrel Aged Robusto e, vista la sua generosità, me lo offrì candidamente per una recensione.

A malincuore rifiutai perchè non reputavo corretto togliere a lui la possibilità di fumarlo solo per soddisfare una mia egoistica necessità. Il blog è il blog ma non si può sempre privilegiarlo a discapito di tutto e di tutti.

Capitolo chiuso, almeno per me. Giuseppe invece senza dirmi nulla non lo ha fumato, ha aspettato pazientemente fino a quando è riuscito (non so come) a procurarsene un altro.

Mi arriva una telefonata inaspettata:

Lui – Andrea, ho recuperato un altro Camacho American Barrel Aged Robusto, ora ne ho due. Li fumiamo assieme per una recensione?

Io – ?? Giuseppe ma non lo avevi fumato?

Lui – noooo, volevo provarlo con te!

Io – Giuseppe ti voglio bene!

Lui – ideona… realizziamo una recensione/confronto dato che uno dei due sigari ha più di un anno e mezzo di humidor mentre l’altro è di produzione corrente.

Io – spettacolo, mi piace l’idea.

Ora vi racconto come è andata la fumata, anzi le due fumate e lo farò in un virtuale “old vs new” (vecchio vs nuovo) dove il gap, la differenza principale tra i due sarà un anno e mezzo di affinamento. Un po’ come la vecchia pubblicità del Maxibon – two gust is megl che one.

A – Camacho American Barrel Aged recente
B – Camacho American Barrel Aged con un anno e mezzo

Da spenti entrambi rilasciano aromi similari ma con una differenza sostanziale fra il piede del sigaro, dove regna la “tetta di mucca”, e la testa recisa dove avverto pelle, pepe, spezie e torba.

Serve a qualcosa? No ma ho deciso di raccontarvelo lo stesso. Ora però è tempo di accendere… 1, 2, 3… pronti, partenza e via.

A – accenderlo è come accendere la miccia di un candelotto di dinamite pepata. Frusta le narici con un’irruenza che mi lascia davvero senza parole e mi fa lacrimare gli occhi. I miei recettori nasali franano al suolo contorcendosi.

Da subito rilascia note affumicate, di bourbon e BBQ ma anche legno nobile, resina e ginepro.

B – sembra un altro sigaro. Pur conservando alcune connotazioni tipiche che hanno nell’affumicato, nel bourbon e BBQ le maggiori similitudini, è decisamente più morbido, delicato e per nulla irruento.

Questa sua morbidezza globale lascia meglio emergere le note di pelle e legno antico che qui dominano incontrastate.

Comune a tutti e due i Camacho American Barrel Aged è un effetto globale dry che asciuga la bocca, ma fortunatamente non dura molto.

Arriva una prima svolta che guarda caso avviene in entrambi i sigari, pur con connotazioni diverse.

A – diviene morbido, rotondo, cremoso, emerge la nocciola e si sviluppa una dolcezza notevole alla frutta secca e alle spezie. Il fumo risulta denso e quasi masticabile e in bocca sembra di assaporare lo sciroppo d’acero.

Attenzione però in retroinalazione la forza pepata e speziata non accenna a diminuire.

B – la sensazione dry si acuisce, ci si tuffa in un mondo di note di legno, lo stallatico sparisce ed emergono note selvatiche e di bacche alpine. Diverso, molto diverso dalla partenza.

Si sono invertiti i ruoli.

Ma nella parte centrale della fumata arriva un’altra svolta. Il Camacho American Barrel Aged B come spinto dalla voglia di vincere si rianima. Il fumo si ispessisce ed esplode una straordinaria dolcezza al cacao, con in sottofondo spezie, nocciola, pepe e la vena affumicata.

Armonico e rotondo ma anche il Camacho American Barrel Aged A non è da meno. Libera con naturalezza note di caramello, agrumi e spezie e anche lui esplode su una dolcezza al cacao notevole.

Però, c’è sempre un però, risulta comunque più affumicato e pungente nel fumo intaccando l’armonia e la rotondità della fumata.

Entrambi sono comunque ben strutturati e complessi nella loro espressività. Espressività che verso la fine della parte centrale sembra addirittura convergere verso una comune identità di aromi, sapori e struttura.

Un tripudio di crème brulée, bourbon a manetta, cioccolato fondente e gelato di malaga. Sì proprio il gelato di malaga, provare per credere. In entrambi la pelle sfuma lieve in sottofondo.

Differenze? Solo una, il B è davvero molto, molto, molto più dolce di A. Il predominio del Camacho American Barrel Aged invecchiato ora è assoluto, la piacevolezza è superiore e il godimento che regala in fumata è su altri e più elevati livelli.

Il finale che si attesta su note di terra, menta, nocciola, spezie, cioccolato, conferma quanto sopra scritto. Le similitudini sono davvero tante e il Camacho American Barrel Aged di produzione recente si difende bene, ma non riesce a raggiungere le vette di piacevolezza e bilanciamento di quello invecchiato.

Intendiamoci sono entrambi di una bontà unica, ben strutturati e complessi quindi la scelta (se invecchiarlo o meno) dipende unicamente dai propri gusti e temperamento.

Cerchi coccole e godimento a profusione? Invecchialo.
Cerchi coccole ma anche emozioni forti e gusti decisi? Fumalo subito.

AUTORE

Andrea Zambiasi

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