2019

Camacho Ecuador Toro

Camacho-Ecuador-Toro
Honduras

Honduras

MEDIUM-FULL body

Intensità MEDIUM-FULL

Costo medio

Costo medio**

**medio: da 7 a 10€

Ring Gauge 50

RING GAUGE 50

Complessità Media

Complessità Media

Fumata di Media durata

Fumata di Media durata*

*media: 60 - 90 min

Lunghezza

  • 6″ / 152 mm

Anatomia

Fascia Ecuador Habano
Sottofascia Brazilian Mata Fina
Ripieno Authentic Corojo, Criollo Ligero, Pelo de Oro (Honduras e Rep. Dominicana)

 

Valutazione

MOLTO BUONO

MOLTO BUONO

La fumata

o ho sentito molte ballate: quella di Tom Dooley, quella di Davy Crockett…
e sarebbe piaciuto anche a me scriverne una così.
E invece, invece niente.
Ho fatto una ballata per uno che sta a Merate: il Galmozzi, il Galmozzi Stefano.
Il suo nome era… Galmozzi Stefano ma lo chiamavan Drago.
Gli amici, al bar di Merate mi dicevan ch’era un mago (era un mago)… (parafrasando Gaber)

Una recensione diversa dalle altre, diversa perchè fatta a tre… anzi a 6 mani. Il boss Giuseppe Stucchi, io ed il drago delle recensioni alias Stefano Galmozzi, nuovo adepto della Gang del Mezzaghese.

Lo dico subito onde evitare dubbi sulla paternità progettuale, la colpa del titolo è sua, di Stefano Galmozzi. Tiè. Ogni sberleffo, spernacchio, presa per il culo premeditata, ipotetica o reale che dir si voglia va indirizzata sulla sua bacheca social. Intasategli la streamline! Scherzo naturalmente.

In realtà l’affermazione di Stefano, partorita durante la fumata, descriveva alla perfezione il comportamento del sigaro ed il rincorrersi di alcune note aromatiche. L’effetto che ha sortito però è stata un’ilarità generale e l’avvio di battutacce maliziose da caserma tipo: sì, e la prima che si ferma è perduta!

Cosa volete farci, con i pochi neuroni che ci sono rimasti abbiamo subito tramutato la vena poetica del Galmozzi in qualcosa di semi-pornografico. Che sia l’obolo da pagare nel suo rito di iniziazione? Può essere.

A me la frase è rimasta comunque impressa, così ho deciso di inserirla nel titolo. Ciapa e purta a ca’.

Torniamo ora al sigaro, al Camacho Ecuador Toro. Anticipo subito che trovo la linea una delle migliori e più gradevoli finora introdotte (lo so sono fascia Habano dipendente…), ma dico anche che è un sigaro da non giudicare sulla complessità percepita bensì sulla gradevolezza globale della fumata. Fine anticipazioni.

Il primo impatto con questa nuova linea (per noi) non è niente male, intenso cacao a crudo e la mitica nota di “tetta di mucca” (terra, stallatico e pelle), coniata da me e Giuseppe, al piede. Gnammete verrebbe da dire ma è meglio accenderlo per verificare.

La partenza è elegantissima, dolce e con una discreta cremosità al palato, ma al naso in retroinalazione è tutta un’altra storia. Aaaaarrrrggggghhhhhh… “Pepezilla” attacca e con i suoi artigli graffia le mie cavità nasali. Mi si sono staccate di netto le adenoidi che sono corse via urlando come scimmie impazzite. Urca boia.

Retroinalazione a parte una dolcezza quasi fruttata comincia a coccolarmi, uno zic di vaniglia e agrumi con cacao e terra in sottofondo. Ripeto non gioca sulla complessità globalmente percepita ma sulla morbidezza e dolcezza diffusa ovunque.

“Pepezilla” si assopisce ed il sigaro acquista sfumature decisamente tostate e terrose, ma anche di pane ed il tutto appoggia su un’amalgama dolce che lo fa amare a prescindere. In effetti si costruisce sul concetto di “dolce”, infatti arrivano spezie dolci, frutta esotica ma tutto questo ben di dio fa tornare il mostro che ricomincia a graffiare con i suoi artigli.

Fortunatamente al palato la fumata risulta vellutata, quasi cremosa ed ogni boccata è una ventata aromatica nuova, perennemente “cacaosa” (perdonatemi il termine) e la risultante complessiva coccola e commuove al tempo stesso. Ecco questa la definirei la mia fumata da godimento… e basta!

Se dovessi associarlo ad un dolce lo paragonerei ai mitici Krapfen della pasticceria Passoni di Barzio. Già da Lecco ne avverti il profumo spettacolare e godurioso.

L’unica nota stonata è la cenere che nel mio sigaro curva decisamente verso il basso. Sarà mica dovuto all’associazione con la mia veneranda età e il calo di libido? Mah, speriamo di no, speriamo sia solo una coincidenza.

Aromi e sapori si rincorrono costantemente senza mai sbilanciarsi, immersi in una texture in cui si acuiscono le note agrumate e una leggera acidità di fondo che amplia la percezione sensoriale. Appagante è una giusta definizione. Proprio in questa fase il Galmozzi partorisce l’associazione con le tre verginelle che si rincorrono nel bosco. Perchè verginelle poi? Boh, però è un genio.

La parte centrale è all’insegna del pan brioche. Mamma mia che bontà. La tostatura ora diviene evidentissima ma il buon Galmozzi immerso ad annotare sul suo smartphone fiumi di parole, come un moderno Dante Alighieri, forse non se ne accorge nemmeno. Ora chiedo…

Tutto cresce costantemente di intensità, compreso il pepe, puff dopo puff. Questa enfasi sensoriale che ricorda un tiramisù speziato è solo da godere senza mezzi termini. . Basta valutare e analizzare. Recensione fanculo… scherzo!

Volendo riassumere la fumata in una frase, aiutandomi con le definizioni di Giuseppe e di Stefano, direi questo: tostato in sottofondo, pepe in primo piano e tre verginelle che “slinguazzano” (testuali parole) nel mezzo, spezie, frutta dolce e Sestangher farciti. Ty Galmozzi.
(n.d.r. – croissant salati farciti con affettati)

Verso la fine della parte centrale compare una leggera nota amaricante mentre il Camacho Ecuador sposta la sua espressività verso le spezie, un accenno di incenso e sugli agrumi che ci introducono alla parte finale della fumata.

Finale che, per restare a tema pasticceria/dolci, è equiparabile ad uno strudel. Sorprende perchè non è, come ci si aspetterebbe, basato su caffè, poi ancora caffè e ancora caffè. Prevale una dolcezza di pasticceria che si fa ricordare, su una stimolazione pepata forse sopra la media e tanto, tanto caramello e cannella. Comunque discretamente equilibrato e armonico.

Recensione finita. Ora posso scofanarmi parte della barretta di cioccolato con semi di cacao dall’Ecuador che ho portato per restare in tema. Buona serata a tutti voi.

AUTORE

Andrea Zambiasi

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