
Rep. Dominicana

Intensità MEDIUM

Costo basso**
**basso: meno di 7€

RING GAUGE 37

Complessità Media

Fumata di breve durata*
*breve: meno di 60 min
Lunghezza
- 5 1/2″ / 140 mm
Anatomia
Fascia | Arapiraca Brasile |
Sottofascia | Dominican Olor |
Ripieno | Rep. Dominicana e Brasile |

Valutazione

MOLTO BUONO
La fumata
Ho sempre amato i tabacchi Brasiliani, specialmente nelle foglie da fascia, per quel loro tocco di dolcezza speziata e fruttata che mi fa impazzire. Amo anche formati oramai estinti come i Panatela e i sigari maduro, ma riunire queste tre caratteristiche in un solo sigaro è un’impresa ardua quanto attraversare un oceano a nuoto. Provate a scorrere i siti dei produttori o cercare nel web e capirete di cosa sto parlando.
Non che sia strettamente necessario dannarsi alla ricerca di sigari che sposino alla perfezione i vostri gusti e le vostre preferenze, ma volete mettere la soddisfazione di riuscire a trovarne uno? A me è capitato con questo Balmoral e non me lo sono lasciato scappare, inoltre è commercializzato nel nostro paese ad uno dei prezzi più bassi a livello Europeo!
Facciamo il punto della situazione, le premesse ci sono tutte quindi sarà una fumata straordinaria? Non è detto purtroppo, ma la curiosità di fumarlo è altissima almeno per il sottoscritto. Riflettendoci sopra mi sorprende la pessima nomea che il brand Balmoral ha nel nostro paese, l’ironia su di loro si spreca così come l’associazione costante a prodotti mass market di bassa lega.
Io non soffro fortunatamente di preconcetti ma sarò sincero con voi, come scrissi nella recensione del Balmoral Añejo XO Petit Robusto FT li conoscevo poco, anzi pochissimo e non mi ero nemmeno mai preso la briga di documentarmi sulla Royal Agio Cigars che li produce. Royal Agio Cigars, vi dice qualcosa? Probabilmente no, ma è una realtà in pista dal 1904 (ovvero 114 anni) e globalmente ha una ciclopica produzione di circa 750 milioni di sigari l’anno!
Avete capito benissimo, 750 milioni venduti in più di 100 paesi. Stikazzi.
Puff-O-Rama
Le caratteristiche che tanto amo dei tabacchi Brasiliani sono pienamente espresse in questo Panatela di Balmoral, dopo l’accensione infatti emergono subito note dolci e speziate su un sottofondo di legno affumicato. Brasil, Meu Brasil Brasileiro, Meu mulato inzoneiro… ti voglio un gran bene.
Non essendo un novizio e conoscendo molto bene simili formati so che richiedono attenzione e perizia pertanto boccate leggere sono un must, non surriscaldano eccessivamente il corpo del sigaro e permettono ad aromi e sapori di esprimersi al meglio, regalando allo stesso tempo fumate più lente e meditate come piacciono a me. Comincio a dosare le boccate seguendo una ritmica lenta e calibrata (del resto sarei un pirla se non lo facessi) e la mia crociera fumosa ha inizio.
Nel fumo avverto sottili nuance floreali e una nota di pane. La sua espressività è decisa e ben interpretabile, non eccede nell’intensità restando nella sfera dei medium body e io mi rilasso godendomi la fumata. Questo Panatela onestamente non brilla al momento per complessità o evoluzione, ma questo non va visto come un difetto perchè il target di questa linea non è il mondo super figo dei super-premium ma quello premium di larga diffusione. In quest’ottica trovo sia decisamente un valido prodotto, ben fatto e di soddisfazione, davvero piacevole.
Sdoganato il fatto che non ho nulla da criticare lato piacevolezza devo però ammettere che sul fronte dell’equilibrio generale qualche difettuccio esiste. Anzi uno per la verità, tende con facilità a scomporsi e innescare una componente amaricante in sottofondo. Nulla di grave a dire il vero perché basta continuare a controllare e dosare le boccate per tenere tutto sotto controllo però non riesco ad eliminarla del tutto.
Avvicinandomi alla parte centrale le spezie conquistano il palcoscenico e si aggiunge anche una componente balsamica e rinfrescante. Ricorda in parte la menta o l’anice o… fate voi, qualsiasi cosa vi ricordi resta comunque decisamente avvertibile. La dolcezza fruttata sembra acuirsi ed è la seconda vera transizione che percepisco.
Sul sito della Balmoral questa linea viene definita ricca, aromatica e dalla diffusa dolcezza. Non concordo sulla prima accezione ma il resto è davvero presente. Pur non brillando di luce propria questo Balmoral Royal Selection Maduro Panatela si rivela un gran buon prodotto, cosa questa per nulla scontata con i sigari, e mi sorprende positivamente.
Malgrado molti associno il brand Balmoral a prodotti di basso livello, e in parte hanno anche ragione, questa linea premium merita a mio avviso una prova d’appello. Probabilmente non diventeranno mai i vostri sigari da meditazione o da serata celebrativa, però possono tranquillamente diventare una fumata di assidua frequentazione, sia per la bontà di base sia per il loro basso costo. My 2 cents.
La dolcezza dopo più di metà sigaro diviene straordinaria, acquista anche una sfumatura caramellata e finalmente una discreta dose pepata che comincia a lavorare seriamente al naso. Ne sentivo la mancanza ma ora tutto quadra, si è anche armonizzato e l’intensità di aromi e sapori ha il suo giusto peso a patto di continuare a controllare sempre ogni boccata.
Arriva una nota ai chiodi di garofano nel fumo, mentre al palato tutto è decisamente più maschio, caffeinico e anche cioccolatoso. Aromi e sapori giocano a lungo con i miei sensi ed è piacevole indugiare sulle sensazioni che questi accendono nella mia mente. La meccanica di fumata e la costruzione sono di primo livello cosa questa che sgretola l’equazione Balmoral = prodotti di basso livello.
Onestamente se fosse un dolciume gli darei sicuramente un morso!
Il finale? A scottadito. Un sigaro indubbiamente da provare.