2017

Ashton Aged Maduro No.20

Ashton-Aged-Maduro-No.20
Rep-Dominicana

Rep. Dominicana

MEDIUM BODY

Intensità MEDIUM

Costo medio

Costo medio**

**medio: da 7 a 10€

Ring Gauge 44

RING GAUGE 44

Complessità Media

Complessità Media

Fumata di Media durata

Fumata di Media durata*

*media: 60 - 90 min

Lunghezza

  • 5 1/2″ / 140 mm

Anatomia

Fascia Connecticut Broadleaf
Sottofascia Rep. Dominicana
Ripieno Rep. Dominicana

 

Valutazione

MOLTO BUONO

MOLTO BUONO

La fumata

Perchè se un sigaro è un grande classico, presente da tempo immemorabile sul mercato, deve per forza essere destinato all’oblio? Non ci credete? Provate a cercare nel web recensioni di questo sigaro le cui origini risalgono a prima del 2000. Vi risparmio la fatica, non troverete una minchia di niente o quasi e questo mi manda in bestia.

Le risposte a questa anomalia sono molteplici e valide tanto quanto l’aderenza delle unghie di un gatto su una superfice vetrata verticale. Le due più gettonate, specialmente oltre oceano, sono:

A – ho aperto il sito web a tema sigari recentemente, e questi non sono più una novità da considerare. Ma che cazzo vuol dire? Hai il cervello a senso unico? Non è che ci vuole una laurea all’MIT per andare da un tabaccaio e acquistarli. Se la finalità del sito è diffondere informazione sui sigari (cultura è una parola grossa e spesso utilizzata fuori luogo) allora perchè non farlo realmente? Migliaia se non milioni di persone nel mondo li fumano, quindi perchè non regalare loro qualche contenuto interessante? Sento l’eco nel vuoto abissale della sua scatola cranica, il trionfo della non comunicazione.

B – i consumatori sono sempre dietro alle ultime novità, non posso cambiare la situazione cerco solo di cavalcare l’onda con le recensioni e le classifiche di fine anno. Simile alla precedente ma a mio parere ancora più esilarante. La lobotomizzazione della comunicazione, serva e schiava di inutili minchiate. A questo punto varrebbe la pena lasciare a loro, ai consumatori, la gestione del sito e dei suoi contenuti, tanto cosa cambia? A discolpa posso affermare che l’affermazione è per certi versi vera, ma è altrettanto vero che se mai si fornirà ai consumatori spunti alternativi alle novità fumose, probabilmente mai a questi verrà in mente di fumare sigari considerati vetusti, old e fuori moda.

Entrambe le versioni sembrano uscite dal mitico film “Il senso della vita” dei Monty Pyton – se non lo hai mai visto colma la lacuna – ma in entrambi i casi a pagarne le spese sono sigari che invece meriterebbero ben altra notorietà.

Sfogo finito. Hmmmm, ok, alle volte sono una zitella acida con le mestruazioni ma ogni tanto devo pur sfogarmi, se no mi schioppano le arterie e poi a ognuno il suo ruolo. Io scrivo, qualcuno legge e se quello che si legge non piace beh… andate altrove, che so su Cigar Journal o Cigar Aficionado o su qualunque altro blog che piaccia.

All’unico lettore che probabilmente è rimasto dò invece il benvenuto e un caloroso abbraccio. Bravo, hai superato la prova e sei un consumatore attento pertanto ti voglio raccontare questa recensione. A te e solo a te.

L’anzianotto Ashton Aged Maduro No.20 (corona) non è certo sexy, non è una modella di colore di Penthouse. Ha un aspetto opaco e rugoso come la faccia di un veguero dopo 50 anni spesi a coltivare tabacco sotto il sole caraibico. Poco male, non devo amoreggiare ma fumare e le premesse non sono affatto male: cacao, fieno e spezie vanno a braccetto con intensi aromi di pelle e torba dal piede del sigaro.

Il braciere si forma in un attimo e dalle prime boccate capisco di che pasta è fatto e il perchè sia ancora in produzione. Si rivela morbido e adagiato su una dolcezza diffusa, caramellata e fruttata, con un tocco speziato e lievemente affumicato. Delizia e mette a proprio agio.

Un pacioccone perfettamente gestibile e interpretabile a cui non manca comunque una certa dose di mascolinità data dal pepe nero, agli inizi poco invadente ma che acquista intensità a una velocità notevole.

Una volta raggiunta la velocità di crociera si innesta un effetto “whiskey” torbato in sottofondo parallelamente ad una cremosità crescente, mentre la dolcezza fruttata acquista sfumature agrumate.

Delizioso, morbido e cremoso. Non è pazzescamente articolato ne complesso ma ha un’ottima struttura di base, ben bilanciata e gradevolissima.

Mentre scrivo avverto un sapore che a me ricorda l’ananas candito e sorrido felice mentre il fumo quasi masticabile mi riempie la bocca. Ecco alle volte non serve nemmeno confrontarsi con rompicapo aromatici per divertirsi, basta rilassarsi e assaporare quello che ci viene regalato, come in questo caso.

Verso la parte centrale il pepe quasi scompare e lascia libero arbitrio alla cremosità e al cacao mentre note di legno eleganti, terra, resina e affumicato si stemperano nel sottofondo. Questa parte della fumata non va appunto letta alla luce della complessità, ma a quella dell’equilibrio di aromi e sapori, che morbidamente amalgamati mi coccolano e deliziano i sensi.

Uno “Yin e Yang” sensoriale rilassante, un puzzle dove è facile individuare e posizionare ogni tassello. Indubbiamente un sigaro controcorrente e fuori moda se considero il trend imperante. Niente frantuma-menischi qui, solo godimento alla portata di tutti ed è questo, forse, il suo migliore pregio.

Nel finale torna decisissimo il pepe nero e la dolcezza fruttata e agrumata si sposta, meno marcata di prima, in sottofondo conservando la sua punta acidula che stimola la salivazione. Mi ritrovo al cospetto di un trionfo di crème brulée e cioccolato che tale resta fino al commiato.

A fine giochi, ancora deliziato dalla discreta permanenza post fumata, non posso fare a meno di pensare a quanto sia soddisfatto e appagato. Meglio di questo c’è solo il vincere a RisiKo in 3 mosse e non pagare così il dazio di una serata trita maroni.

Gran bel corona davvero e a te lettore che sei arrivato in fondo alla recensione consiglio vivamente di provarlo.

AUTORE

Andrea Zambiasi

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