
Honduras

Intensità MEDIUM-FULL

Costo medio**
**medio: da 7 a 10€

RING GAUGE 52

Complessità Alta

Fumata di Media durata*
*media: 60 - 90 min
Lunghezza
- 6 1/2″ / 165 mm
Anatomia
Fascia | Honduras Corojo |
Sottofascia | Honduras, Nicaragua |
Ripieno | Honduras, Nicaragua |

Valutazione

Wow Factor
La fumata
I Prensado
Nel lontano 2011 il formato Churchill della linea Prensado di Alec Bradley si porta a casa il titolo di #1 Cigar of the Year con un stratosferico rating di 96 da parte di Cigar Aficionado. Scoppiò la Prensado mania, letteralmente, così Alan Rubin per star dietro alle richieste fece quello che un produttore NON dovrebbe MAI fare… chiuse un occhio, anzi tutti e due e spinse sulla produzione a discapito della qualità e della lavorazione dei tabacchi.
Una mossa che a prima vista poteva risolvere la loro esigenza, ma in realtà innescò una catena di problematiche produttive che fecero precipitare vorticosamente il brand, e la linea Prensado, verso un baratro da cui non furono mai in grado di uscire. Diciamocelo senza pudore, i problemi di combustione dei Prensado erano tanti e penso che molti di voi li abbiano sperimentati sulla propria pelle, anzi sui propri accendini. Io sono uno di quelli.
La pessima nomea esplose come un ordigno nucleare, l’onda d’urto investì in piena faccia Alan Rubin che si vide costretto a chiedere pubblicamente scusa e spiegare l’accaduto in un’intervista a Cigar Aficionado. Cambiò qualcosa? Non saprei, al posto di ritirare dal mercato la produzione fallata la lasciarono meschinamente in commercio e i consumatori ne fecero le spese. Ora è tutto risolto? Echennesò… io mi guardo bene dall’accenderne ancora.
So per certo che vi fu perfino un momento in cui alla Alec Bradley pensarono di dismettere la linea, ma sarebbe stata una pessima mossa di marketing perchè avrebbe significato ammettere la sconfitta e nel business non lo si fà mai. Nascono invece i Prensado Lost Art che hanno il sapore di una risposta definitiva al problema…
La fumata del Prensado Lost Art
Nella mia mente si fanno strada cattivi pensieri sulla combustione, mi sforzo di scacciarli e accendo il piede del Lost Art Torpedo. Sgrano gli occhi, prima esternazione…minchia se sono buoni! Ho solamente fatto alcune boccate e fatico a credere alle sensazioni che sto provando.
Rifletto… se già mi piacevano i Prensado malgrado i loro problemi figuriamoci questi. Miseria ladra mi sa che devo acquistare un terzo humidor solo per loro. Vaffa….
Non divaghiamo. La partenza è semplicemente un tripudio di dolcezza pepata, cacao a profusione e ammalianti spezie in sottofondo. Chapeau, alla Alec Bradley con questo blend mi sa che si sono superati. L’intensità di corpo assolutamente presente ma non forzatamente spinta non prevarica la texture sensoriale di risulta.
Spetta un momento… “texture sensoriale”? Ma di cosa stiamo parlando, quello che questo Prensado Lost Art Torpedo sta costruendo non è semplicemente e solo una texture sensoriale, è un’universo parallelo di goduria e piacere difficile da descrivere. bisogna assaporarlo per capire. Ripeto:
Ma quanto sono buoni?
Una mirabile sfumatura di marzapane rende ogni boccata una vera goduria. Ha il pedigree dei Prensado ma con una carica aromatica di gran lunga superiore. Devo sul serio trattenermi da prendere boccate dopo boccate in rapida successione ed era davvero molto tempo che non mi capitava di apprezzare una fumata in questo modo.
Morbido, dolce, cremosissimo, bilanciato e strutturato. In soldoni una goduria sensoriale che riveste il palato con un effetto grasso libidinoso prolungando il piacere di ogni boccata. Chissenefrega onestamente di quello che percepisco perchè sto mugolando dal piacere e tanto mi basta. Braciere? Perfetto. Non ci sono gli effetti negativi della combustione dei Prensado, non aggiungo altro.
Questo è un classico sigaro di cui ne vorrei una scorta infinita. Peccato sia “squattrinato” e non possa permettermi bancalate di questi sigari. Ummmm, mi sa tanto che devo dare una svolta alla mia vita e darmi alle rapine.
La prima parte della fumata scivola via fra mugolii di vario genere però ci tengo a precisare che la bellezza di questo sigaro trovo stia anche nel suo essere realmente medium-body, o poco più, perchè non affatica e non richiede grosso impegno… insomma semplicemente perfetto. Dissentite? Frega una beata fava.
Avvicinandosi alla parte centrale la dolcezza speziata e la cremosità passano in sottofondo, la fumata acquista una connotazione decisamente più maschia e terrrosa. Una sfumatura tostata si aggiunge al Bengodi sensoriale mentre il sigaro non accenna minimamente a scomporsi. Non richiede bevande a supporto, occorre solamente accenderlo e fumarlo.
Reputate sia una cosa normale? Seeeeehhhh, non raccontiamoci balle, capita di rado.
Avverto una sfumatura di pane tostato, le spezie si ingentiliscono e tutto si fonde in una amalgama sorniona che carezza il palato ad ogni boccata. Vorrei non finisse mai e riflettendoci chiedo alla Alec Bradley: ma cosa cacchio ci voleva a realizzare prima un simile sigaro? Ve possino cecà, ve possino…
Entra qualcosa che sembra un mix di caramello, torba, anice e liquirizia. Da non credere sembra addirittura migliorarsi man mano che il braciere si consuma. Ravanando nei meandri della mia memoria, e nelle note archiviate, reputo che a questo Lost Art manchi la furia sensoriale dei Prensado tuttavia qui il piacere è nettamente superiore.
Il cacao ora prende il sopravvento sul resto. Una nota minerale comincia a lavorare in sottofondo e rende la fumata ancora più intrigante. Non è a dire il vero straordinariamente complesso, ma nella struttura che ha costruito c’è qualcosa davvero sopra la media che fatico a spiegare.
Non so se altri blogger concordino sui miei giudizi, anzi sono quasi certo siano diametralmente opposti ma francamente non mi importa. Reputo di essere al cospetto di un piccolo capolavoro a cui va tributato il giusto riconoscimento. Tra le sue indubbie qualità vi è il non perdere mai la straordinaria dolcezza e cremosità di fondo, in cui morbidamente sembra fondersi il resto. Inoltre non vi è mai qualcosa che prevarica il resto, tutto sembra danzare leggiadro sul filo del puro piacere.
Il finale di questo Alec Bradley Prensado Lost Art tiene fede al nome che porta. Lost Art, arte perduta ma in questo caso anche ritrovata e il tocco magico che sembra possedere non viene meno nemmeno in questa fase. Eleganti note di legno e terra predominano ma senza strafare, imbrigliando la nota di caffè amaricante e donando una chiusura di fumata di alta classe.
Difficile se non impossibile trovare un reale difetto a questo sigaro, provare per credere. Un blend di assoluta qualità per un ritorno alla grande della linea Prensado. Un piccolo capolavoro fortunatamente disponibile nel nostro paese.
